Unbelievable è una serie originale Netflix del 2019 che vede come sue protagoniste principali Merritt Wever, Toni Collette e Kaitlyn Dever.
I think that that was the hardest part of this whole thing. Waking up feeling hopeless
Trama:
Penso sia più che importante sottolineare che la serie, creata, diretta, prodotta e sceneggiata da Susannah Grant, si basa su eventi realmente avvenuti. Vi invito quindi a indignarvi insieme a me.
La serie si apre e si conclude con quel bellissimo quanto particolare e complesso personaggio che è Marie Adler. Marie, nel 2008, denuncia di aver subito uno stupro nella sua abitazione da parte di un “uomo” mascherato e armato di pistola, che dopo averla ripetutamente stuprata le scatta persino delle foto. Marie però non viene creduta dalla polizia. Infatti, come ripetuto più volte durante gli episodi, nessuno mette mai in discussione le parole di chi subisce un furto, mentre quelle delle vittime di stupro sono considerate inattendibili fino a prova contraria.
Marie, messa sottopressione dai due agenti che si occupano del suo caso, si sente costretta a ritirare la denuncia perdendo così non solo la sua dignità, ma anche il lavoro e tutti quelli che considerava suoi amici. Come se non bastasse viene anche denunciata per aver esposto falsa denuncia.
Negli episodi successivi, la narrazione si divide in due fili ben lontani fra loro ma strettamente collegati, due linee parallele che sono però destinate a incrociarsi.
Il primo segue passo dopo passo la vita di Marie Adler, destinata a disintegrarsi sempre di più con il passare degli episodi. L’altro, ambientato nel 2011, si incentra sulle indagini delle detective Duvall e Rasmussen.
Ognuna di noi poteva essere Marie Adler
Un elemento chiave della serie, quello che sicuramente mi ha colpito più di altri, è il fatto che io, voi, tutte noi potevamo essere Marie Adler.
Marie, nel 2008, non era altro che era una ragazza di 18 anni, con un passato difficile alle spalle, che cercava di crearsi una propria vita. Vita che Marc O’Leary, questo è il vero nome dello stupratore, ha distrutto senza alcun ritegno in solo poche ore che devono essere durate un’eternità.
Attraverso gli occhi di Kaitlyn Dever, l’attrice scelta per interpretare Marie Adler e già vista in Booksmart, si viene catapultati completamente dentro la serie. Lo spettatore segue passo dopo passo Marie, è con lei in ogni scena riuscendo a provare ogni sua singola emozione come se i protagonisti fossimo noi, come se quelli violati senza pietà, prima da uno stupratore e poi dalla polizia, fossimo noi.
Duvall & Rasmussen
Se i detective Parker e Pruitt, i due agenti inizialmente incaricati di seguire il caso di Marie Adler, mi avevano fatto perdere qualsiasi fiducia nella polizia, facendomi credere che nessuno avrebbe mai reso giustizia a MarieAdler, sono arrivate le uniche due detective che davvero contano: Karen Duvall e Grace Rasmussen.
Pur essendo due donne completamente diverse, non solo per come conducono le indagini, ma anche per il loro stile di vita, le due sembrano completarsi a vicenda. Se Karen è una donna dalla fede ferrea e madre di due bambini, Grace è esattamente l’opposto, però entrambe hanno un rapporto di amore e odio con il proprio lavoro, entrambe sono dotate di un’intelligenza ben maggiore di quella dello stupratore a cui entrambe stanno dando la caccia e che sembra essere sempre un passo avanti alla polizia. In più distretti del Colorado infatti, diverse donne sono state stuprate con modalità analoghe, e in tutti i casi lo stupratore faceva loro delle foto. Esattamente come con Marie Adler, la cui unica colpa era stata quella di esprimersi male durante la deposizione.
Se siete alla ricerca di un solo motivo per guardare Unbelievable, il rapporto tra Karen Duvall e Grace Rasmussen è sicuramente uno di questi, fidatevi.
Unbelievable è una serie che ti tiene con gli occhi incollati allo schermo, non puoi sottrarti. Episodio dopo episodio, che si guardano tutti d’un fiato, cresce sempre di più la consapevolezza di quanto poco sembrino contare le donne e di quanto bassa sia la nostra voce. Unbelievable non è stata creata per intrattenere, ma, grazie alla crudezza con la quale tutta la storia viene narrata, si trasforma in una perfetta arma di denuncia, non solo nei confronti di quegli uomini che vedono nella violenza l’unico modo per ottenere qualcosa, ma anche della società in cui viviamo. Una società che purtroppo è marcia fino al midollo.
Voto: 10/10
Sara