Tornano i giovani “Titans” con la seconda stagione ora disponibile su Netflix. La serie della DC Comics che racconta le avventure dei personaggi che hanno fatto da spalla a Batman e Superman.
Questa volta però sono loro i protagonisti e non più l’ombra di altri. Titans ci ha dato la possibilità di conoscerli meglio e arrivare alla conclusione che questi personaggi sono anche più caratterizzati e interessanti dei colossi provenienti dalla stessa DC Comics. Considerando i film della casa di produzione usciti negli scorsi anni, Titans se ne allontana per realizzare un progetto originale, intenso e sicuramente con una sceneggiatura scritta meglio.
Dopotutto il trailer di Titans debutta con un “fuck Batman” perciò l’intento di allontanarsi da questi eroi di cui già conosciamo la storia è chiaro sin dall’inizio.
TRAMA
Con questa seconda stagione il conflitto dei protagonisti divisi tra il loro dovere e gli istinti personali fa da filo conduttore.
Al tempo stesso, i Titans dovranno affrontare l’acerrimo nemico dei Titans originali, ovvero il killer silenzioso e letale, Deathstroke.
LA SQUADRA
I Titans come li conosciamo sono una squadra di ragazzi piuttosto giovani che, come accade nell’universo DC, sono dotati di poteri oppure sono semplici esseri umani con il desiderio di diventare degli eroi.
La serie si concentra su ognuno dei personaggi e riesce a dare un’idea chiara e coinvolgente su ognuno di loro. Con Titans riusciamo a vedere il concetto di famiglia e di alleanza che non siamo riusciti a vedere in Justice League, dove era presente il “padre” di Robin, Batman. Questo rende chiaro che questa serie tv non è solo l’erede dei grandi film, ma molto di più, Titans riesce a dar vita nel suo piccolo a ciò che i film della DC hanno tentato, ma fallito.
LE DIFFERENZE COME RUOLO CHIAVE
In Titans si percepisce sin dal primo episodio il desiderio di rendere le differenze tra i personaggi la chiave della narrazione. E’ solo grazie a queste differenze che i personaggi si incontrano e danno vita ad un gruppo che potranno considerare la loro famiglia. Il senso di abbandono, di solitudine e di rabbia che i protagonisti provano verrà infatti colmato dalla fiducia che proveranno gli uni negli altri.
Sicuramente si può pensare ad una serie tv di supereroi fatta da ragazzi per ragazzi, ma Titans non resta sulla superficie e spesso analizza aspetti come l’odio e la rabbia andando nel profondo coinvolgendo emotivamente lo spettatore. Inoltre è un progetto che si nutre di drammi e sangue versato riuscendo a dar vita ad una versione adulta e “oscura”.
BRENTON THWAITES INTERPRETA ROBIN
Il protagonista, Dick Grayson (Robin), è interpretato da Brenton Thwaites, il quale dimostra con decisione di essere degno di questo ruolo, riuscendo a renderlo suo e molto più interessante del Batman che ci viene presentato dalla DC Comics.
Brenton è un giovane attore che in questa serie tv ha dimostrato di avere la capacità di realizzare un personaggio in modo talmente impeccabile da meritarsi il grande schermo.
ASPETTI TECNICI
In questa seconda stagione vediamo una regia molto più attenta, che si preoccupa di rendere la narrazione crescente così da tenere lo spettatore incollato allo schermo.
Una menzione va fatta alla direzione delle scene dei combattimenti, i quali, a differenza della prima stagione, vengono mostrati in modo chiaro e coinvolgente. Possiamo notare che i combattimenti seguono una coreografia così da permettere inquadrature più ampie e non solo primi piani.
I dettagli in Titans lasciano senza parole. Dettagli curati abbastanza da avvicinare la serie a Daredevil (Netflix), che ha quasi toccato la perfezione. A partire dai costumi dei singoli personaggi, fino alla fotografia che deve essere impeccabile quando si parla della città di Gotham e degli eredi del Cavaliere Oscuro. Infatti la fotografia è più oscura e appesantita, utile per trasmettere allo spettatore un senso continuo di pericolo imminente tipico della città di Batman.
CONCLUSIONI
Con questa seconda stagione, e spero non ultima, continuano le avventure dei Titans che, in modo ben riuscito, rubano la scena ai “genitori” e si fanno carico di portare in alto il nome della DC Comics.
8/10
Cami