Tra gli ultimi film sbarcati su Netflix, The Sky is Pink è sicuramente quello che più risalta in questo catalogo di dicembre. Il film, diretto dalla regista indiana Shonali Bose, è la perfetta biografia di Aisha Chaudhary, una diciottenne condannata da una rara malattia fin dai primi giorni di vita.
Aisha, la cui voce dell’attrice che la interpreta narra e accompagna tutto il film, chiarisce fin dai primi minuti del film che lei non ce l’ha fatta. Ci chiede quindi di non farci false speranze e cercare di goderci il film che comincia ben prima della sua nascita. Il film non è altro che una grandissima dichiarazione d’amore di Aisha alla sua famiglia ed è proprio con la storia d’amore dei suoi genitori che il film comincia e finisce.
I’ve thought about death everyday. So death doesnt’t worry me
LA STORIA DI UNA FAMIGLIA
È Priyanka Chopra Jonas a dare il volto a Aditi, la madre di Aisha, la donna che, dopo aver visto la sua primogenita Tanya ancora neonata morire a causa della fibrosi polmonare, decide comunque di portare avanti la gravidanza di Aisha. Nonostante la madre di Aisha non sia la protagonista di questa storia, Priyanka Chopra Jonas non smette di brillare nemmeno per un secondo, dando di nuovo una dimostrazione del suo talento dopo ben tre anni lontana da Bollywood.
Aisha comincia raccontandoci dei suoi genitori, della sua nascita e del momento che ha cambiato per sempre la vita della sua famiglia. Con la sua voce perennemente spiritosa nonostante la sua vita, Aisha ci guida dalle strade di New Delhi fino a quelle di Londra dove la sua famiglia si trasferisce nella speranza di poterla curare. Il film è un continuo viaggio tra l’India e l’Inghilterra, un viaggio all’interno di una famiglia disposta a sacrificare tutto per vedere Aisha crescere.
SPERANZA, LA PAROLA CHIAVE DEL FILM
Qualcosa che sicuramente non manca nella famiglia e nella vita di Aisha è la speranza. Il ruolo vitale della speranza è chiaro fin da subito, fin dalla voce di Aisha e dal suo modo unico di raccontare quella che avrebbe tutto il diritto di essere una tragedia ma che si trasforma in una commedia bollywoodiana nonostante non ci sia nulla da celebrare.
Shonali Bose riesce a rappresentare perfettamente i sentimenti di una ragazza che non vuole morire e di una famiglia che non vuole rompersi, strappando più sorrisi di quanto un film che gira continuamente intorno alla morte dovrebbe. Se il film regge, se i suoi personaggi reggono è proprio grazie alla speranza che si conquista il suo piccolo ruolo di protagonista in questo film.
IL CIELO È ROSA SOPRA NEW DELHI
È il fratello di Aisha, Ishaan, a coniare il titolo del film in una delle scene che più mostra tutto il dolore che l’amore e i continui balli che accompagnano il film non possono nascondere. Il cielo è rosa perché è così che Ishaan, all’epoca ancora un bambino, lo vede e lo disegna venendo poi rimproverato dalla sua maestra. Il cielo è rosa sopra la testa di Ishaan perché Tanya, la prima figlia di Aditi e Niren Chaudhary morta per la stessa malattia di Aisha, come gli dice sua madre vive in paradiso, rendendo quindi rosa il cielo agli occhi di un bambino di 5 anni.
Il film ha tutte le carte in regola per far piangere nel modo unico e originale tipico del cinema bollywoodiano confermandosi quindi un film particolare che evita il rischio di trasformare la storia di Aisha in un cliché americano.
Voto: 7.5
Sara