THE FAREWELL

The Farewell. Il commiato. L’addio a qualcosa (o a qualcuno) che non si avrà più modo di incrociare sulla propria strada. Solo la parola rimanda a un dolore profondo per qualcosa che si sta allontanando per sempre, ma la consapevolezza che l’addio sia rivolto a una persona a noi vicina non fa che acuire l’inevitabile sofferenza. La morte è sintomatica di un dolore onnipresente e tristemente umano, ma questo non la rende certamente meno tragica. Lulu Wang, nel toccante “The Farewell – una bugia buona” dipinge con rispetto e attenzione questa inevitabile fase della vita.

Billi (Awkwafina, premiata ai Golden Globe per questo ruolo) e la sua famiglia, americani di origine cinese, sono costretti a lasciare New York per raggiungere la nonna Nai Nai a Changchun, in Cina, perché colpita da una terribile malattia apparentemente terminale. L’intera famiglia, però, decide di nascondere la verità alla nonna, e regalarle mesi di unione e spensieratezza, prima dell’avvicinarsi dell’inevitabile dipartita. Per tutti è un dolore immenso da portare, in particolare per Billi, estremamente legata alla figura di Nai Nai.

L’INFANZIA

Il ritorno in Cina è per Billi e la sua famiglia un momento non solo di estremo dolore, ma anche di evidente spaesamento. La cultura cinese si dimostra diametralmente opposta a quella statunitense e nasce un inevitabile conflitto tra il mondo occidentale e quello orientale. Non è questo però il tema che Lulu Wang tende ad affrontare, quanto più come Billi, cuore della storia insieme a Nai Nai, proietti tutta la sua infanzia in quei luoghi che, dopo anni, ritorna a far visita.

È imprescindibile lo scontro con un passato che non potrà mai ritornare, una malinconia sempre viva e che diventa ancora più intensa con la consapevolezza costante che tutto quello che si vive in quel luogo, potrebbe accadere per l’ultima volta. Dinanzi ai nostri occhi, non possiamo che vivere con pungente dolore il bellissimo rapporto che lega Billi a sua nonna, che neanche la lontananza è stato in grado di scalfire.

Un sentimento non solo di puro rispetto reciproco, ma di vera e propria ammirazione l’una per l’altra. L’orgoglio che Nai Nai prova per la nipote, seppur questa si senta spesso inappropriata e insicura, riesce a donarle quella fiducia che sembrava mancarle, dimostrando come l’amore possa renderci effettivamente più forti.

The Farewell - Una bugia buona - Film (2019)

UNA BUGIA BUONA

Per raggiungere Nai Nai, la famiglia decide di approfittare dell’imminente matrimonio del cugino di Billi, Hao Hao, e la sua fidanzata, seppur si tratti di un rapporto non ancora abbastanza maturo per convogliare a nozze. Diventa, però, l’unico modo di riunire tutti sotto lo stesso tetto, e cercare di accompagnare Nai Nai in questo difficile cammino. I silenzi sembrano interrompere costantemente le conversazioni che animano una famiglia, non priva di difetti, ma sicuramente unita. La quotidianità che inevitabilmente riemerge, seppur i membri della famiglia siano stati per anni separati, deve fare sempre i conti con una realtà che non può che compiere il suo corso.

E seppur gli screzi siano all’ordine del giorno, è un vero e proprio atto d’amore a tenere unita la famiglia. Lulu Wang sembra chiedersi a chi tocchi portare il peso della morte. La risposta è in coloro che continueranno a vivere dopo la dipartita di Nai Nai, coloro che anche con un vuoto profondo e doloroso, andranno avanti con la propria vita, fatta di progetti per il futuro e di speranze.

Vi è una vera e propria celebrazione della vita dopo la morte, tipica della cultura cinese. Lo si vede nel momento in cui la famiglia si riunisce di fronte alla tomba del nonno, portando cibi e bevande che danno colore e luce alla lapide altrimenti spoglia del marito di Nai Nai. Un momento di gioia, rispetto e unione, celebrato insieme. Una scena che inevitabilmente emoziona, e che Lulu Wang tratteggia sempre con calore e trasporto.

The Farewell | A24

RICORDI

Sono i ricordi ad accompagnare Billi in queso viaggio di riscoperta delle proprie radici. Ricordi che prendono vita nella mente della ragazza, trasportandola in quel quartiere, in quell’appartamento, in cui insieme a Nai Nai ha trascorso i momenti più spensierati della sua infanzia. Ogni azione, ogni gesto, si colora di una grigia malinconia, che prende forma con la cognizione che tutto possa accadere per l’ultima volta. Ed è inevitabile che l’abbraccio finale tra Nai Nai e Billi sia così caldo e sofferente, perché sancisce un rapporto di profondo e sincero amore che può nascere solo tra nonna e nipote.

Ma Lulu Wang lascia sempre spazio alla speranza, e l’ultimo messaggio che vuole mandare e di resilienza. Seppur sia inevitabile la sofferenza che la perdita porterà con sé, l’amore che si è provato per la persona che ci ha lasciati non cesserà mai di esistere e perdurerà anche dopo la morte. E l’urlo finale di Billi, in grado di attraversare tutta l’America e giungere fino in Cina sancisce questa immensa forza che anima coloro che hanno provato sulla propria pelle questo intenso legame.

The Farewell” alla Festa del Cinema di Roma 2019 | Cinefilia ...

Lulu Wang regala una pellicola toccante e sensibile, che muove quelle corde che animano il cuore di coloro che hanno perso qualcuno a loro caro. Un film che però tratteggia con un sorriso sincero un rapporto familiare, legato da un’unione che poggia le sue basi su radici comuni, imprescindibili anche se sradicate dal loro luogo di nascita. E, soprattutto, dipinge uno splendido legame tra nonna e nipote, fatto di orgoglio, fiducia e ammirazione. Difficile terminare “The Farewell” senza gli occhi pieni di lacrime. Ma altrettanto difficile è non sentire sulla propria pelle il calore e l’emozione che questa pellicola è in grado di regalare.

Vittoria

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