In molti sono rimasti confusi quando questo titolo è apparso su Netflix. La confusione non era dovuta tanto al titolo, quanto al fatto che si trattasse di una serie tv: infatti, “Snowpiercer” è il titolo di un film del 2013 diretto da Bong Joon-ho. La domanda che sorge spontanea è: perché hanno fatto una serie tv con lo stesso titolo? La risposta è semplice: la serie è ambientata nello stesso mondo post apocalittico, su quel treno che fa il giro del mondo con i pochi sopravvissuti al congelamento del pianeta. Però la trama è completamente diversa e si capisce perfettamente anche senza vedere il film.
Trama
La temperatura del pianeta è scesa al punto da essere diventata letale per gli esseri umani, annientando completamente ogni forma di vita. Tuttavia alcuni sono riusciti a salvarsi: il misterioso Mister Wilson ha costruito un treno, lo Snowpiercer, lungo 1001 vagoni, in grado di ospitare le persone più ricche del pianeta. Nonostante le 3000 persone a bordo siano gli unici sopravvissuti sulla Terra, non sono riusciti a creare una democrazia: il treno presenta 3 classi, rigidamente separate e dove si conducono stili di vita molto diversi; a queste va aggiunto il Fondo: gli ultimi vagoni del treno, dove le persone più disperate sono riuscite a salire in modo illegale e in cui si ritrovano a vivere in condizioni disumane.
Per 7 lunghi anni sembra andare tutto bene, ma un omicidio cambierà la situazione; per indagare viene scelto André Layton, un ex agente della squadra omicidi che ora risiede sul Fondo. Le indagini si riveleranno più complicate del previsto e le realtà che verranno fuori non saranno per niente piacevoli: sul treno le risorse iniziano a scarseggiare e spesso bisogna ricorrere a metodi poco convenzionali per sopravvivere; inoltre, dopo 7 anni passati a girare per il mondo senza mai fermarsi, il treno inizierà a presentare dei problemi sempre più gravi…
L’inquietudine del reale
Il modo migliore per descrivere questa serie è inquietante. Disturbante. Spaventosa, non tanto perché ci sono elementi che fanno paura nel senso tradizionale del termine quanto per la verità che ci mostra. Quando si tratta di sopravvivere, le persone perdono ogni senso di umanità, non importa quanto si provi a mantenere un’apparenza di civiltà. La storia è molto dura, violenta in certi punti. Spietata, perché le persone potenti non ci pensano due volte a sacrificare i più deboli, che spesso, costretti a vivere in condizione disumane, si dimostrano più umani di chi vive nell’agio più assoluto. Non è certamente una serie facile da guardare, ma la trama è estremamente coinvolgente e i personaggi sono ricchi di sfaccettature.
La sceneggiatura, scritta anche dal regista del film Bong Joon-ho, è ricca di colpi di scena e di piccole rivelazione: sin dalla prima puntata abbiamo la sensazione che ci sia qualcosa di non detto. Un’aura di mistero avvolge tutta la serie e, poco alla volta, questo mistero ci viene svelato, il tutto grazie ad un omicidio misterioso. Infatti, grazie alle sue indagini, André Layton scoprirà verità sempre più inquietanti e a quel punto lo staff dello Snowpiercer non potrà più girare la testa dall’altra parte.
Curata fin nei minimi dettagli, “Snowpiercer” è una serie veramente bellissima e intensa, capace di coinvolgere e far riflettere su varie tematiche molto attuali, dallo sfruttamento estremo del pianeta al classismo che lo domina, usando come metafora le classi del treno. Un vero e proprio gioiellino da non lasciarsi scappare.
Voto: 8/10