“For what it’s worth, you showed me something, Ultraviolet, there is such a thing as a perfect day”
Tratto dall’omonimo romanzo bestseller internazionale di Jennifer Niven – che firma anche la sceneggiatura del film – Raccontami di un Giorno Perfetto si piazza subito nella top 3 italiana degli ultimi articoli aggiunti da Netflix. Il motivo potrebbe forse essere che siamo tutti a casa, ma Raccontami di un Giorno Perfetto è anche, nel suo piccolo, un film perfetto che merita di essere raccontato.
Il film del 2020, diretto da Brett Haley, vede come protagonisti Elle Fanning e Justice Smith nei panni di Violet e Finch, due ragazzi piuttosto incasinati che cercano ricostruire, citazione dopo citazione e post – it dopo post – it, i pezzi della loro vita.
All The Bright Places
Questo è il titolo originale del libro e del film, e, come sempre, rispetto alla traduzione italiana, incarna alla perfezione l’essenza del film.
Niente è più lo stesso nella vita di Violet Markey dopo che sua sorella è morta in un incidente d’auto vicino al ponte della loro piccola città dell’Indiana. Ed è proprio lì che Theodore Finch la trova, in punta di piedi sul parapetto con un solo passo a separarla dalla morte. Quel giorno, Finch non solo la salva ma deciderà di impegnarsi nella missione di riportare Violet alla normalità servendosi di una mappa e della sapienza di Virginia Woolf.
Il viaggio che i due intraprendono per un progetto scolastico alla ricerca dei posti più belli dell’Indiana, si trasforma subito in qualcosa di molto di più. Un viaggio alla scoperta di Violet Markey e Theodore Finch, un viaggio in salita negli angoli più bui della mente umana che purtroppo è destinato a lasciare con l’amaro in bocca nel migliore dei modi.
“People like labels. They like putting you in a box. They want you to be who they want you to be. People don’t like messy. Or different.”
Tutti i colori di Theodore Finch
Quello che sembra essere inizialmente un viaggio costruito ad opera d’arte per salvare Violet Markey da se stessa prende quasi inaspettatamente una piega del tutto diversa da quel che si aspettava.
‘‘You are all the colors in one, at full brightness.’’
Il dramma prende vita quando conosciamo davvero Finch. Sembra una di quelle persone incredibilmente carismatiche e con talmente tanta felicità da poter rallegrare un’intera nazione ma, come scopriamo, è in consulenza. Ci sono stati problemi di temperamento in passato, la maggior parte delle persone a scuola lo definisce un “freak” e uno degli amici di Violet la avverte che è pericoloso. Violet però, per una volta, decide di non ascoltare le persone intorno a lei, decidendo di fidarsi solo di quello che i suoi occhi vedono e, ovviamente, di Theodore Finch.
Sarà quindi il turno di Violet, che ripercorrendo tutta la loro storia a rovescio, cercherà di ricostruire la vita di Finch. Solo che non tutti sono luminosi quanto appaiono a una prima occhiata quasi superficiale, e Theodore Finch è proprio una di quelle persone.
We do not remember days , we remember moments
Raccontami di un Giorno Perfetto non è solo un teen – drama ben fatto, ma si concentra in maniera davvero seria sul tema della depressione che colpisce sempre più maggiormente le persone più giovani. Nel farlo riesce a mostrare i due lati della stessa medaglia, riesce a far capire che si può uscire e riscoprire tutti quei posti luminosi che la depressione ci aveva fatto dimenticare. Ma allo stesso tempo mostra anche l’altra faccia, quella che Finch cerca disperatamente di nascondere.
Il film finisce quindi direttamente nella lista dei film da vedere assolutamente in questi giorni, perché non è solo davvero ben fatto ma inoltre la chimica fra i due attori protagonisti è incredibile tanto che il film sarebbe stato perfetto anche se la trama fossero stati Violet e Finch che si guardano intensamente negli occhi per due ore consecutive.
Voto:8.5
Sara