Come vi avevo anticipato nella recensione di “Scappa-Get Out”, è finalmente uscito il nuovo film di Jordan Peele: Noi.
Rimanendo fedele al suo genere, Peele ci ripropone un thriller/horror psicologico, ma anche politico, che riesce ad attirare l’attenzione dello spettatore, mantenendo alta la tensione fino alla fine del film, quando si ricompongono tutti i pezzi, come un puzzle, ed è possibile comprendere il messaggio del regista. Nonostante ciò, Noi lascia molte domande irrisolte, così che alla fine del film un po’ ci si senta in dovere di continuare a pensarci, cercando di trovare delle risposte a questo finale aperto.
UNA SERIE DI DOPPI
Lasciando da parte il razzismo e concentrandosi sulle opposizioni e sul doppio, “Noi” ci racconta l’esperienza della famiglia Wilson durante una vacanza a Santa Cruz. Adelaide, interpretata da Lupita Nyong’o, è la vera protagonista di questo film. Sin da piccola, Adelaide rimane colpita da una bambina identica a lei, incontrata nella casa degli specchi in un Luna Park. L’incubo la perseguita fino a quando, da grande, una serie di coincidenze fa sì che la sua famiglia si scontri con questi “cloni” che altro non sono che delle “ombre” obbligate a copiare le azioni delle persone originali.
But the soul remains one
Per buona parte del film non si capisce esattamente quello che le “copie” vogliono realmente fare, se sbarazzarsi degli originali o semplicemente dividersi da loro per poter vivere una vita autonoma. Solamente verso la fine del film, Peele mette in tavola tutte le carte ed è possibile capire quello che sta accadendo.
UN FILM IRONICO MA PROFONDO
Diversamente da Get Out, Noi aggiunge anche dell’ironia, soprattutto grazie al personaggio di Gabe, il quale non riesce a prendere la situazione sul serio. Il fatto che ci sia questo elemento “trash” o ci siano altri momenti ironici fa sì che il film non sia esattamente un horror e anche nei momenti più ansiosi non si prova quel livello di tensione a cui eravamo stati abituati con il primo film. Sicuramente bisogna dire che Peele si è impegnato per creare un horror che riprendesse più lo stile di Shining, lasciando perdere la parte macabra tipica di questo genere e concentrandosi su una realtà che non ha bisogno di effetti speciali per fare paura.
Il film, inoltre, è accompagnato da una colonna sonora che rende il tutto più drammatico. Si può dire che quello sia veramente la ciliegina sulla torta, in quanto aggiunge tensione e rimanda decisamente allo stile del regista. Per non parlare del livello di recitazione, delle capacità di Lupita ormai ne eravamo sicuri e questo genere probabilmente era l’ultimo tassello mancante nella sua carriera da attrice, ma anche Duke (Gabe Wilson), Alex e Wright Joseph (interpretano i figli della coppia) a modo loro riescono a focalizzare l’attenzione, soprattutto il personaggio di Jason, il quale si rivelerà essere molto importante per la madre.
It’s us.
Non mi sento di dire che questo film abbia rispettato le mie aspettative, che molto probabilmente erano troppo alte, ma sicuramente “Noi” è un film da non perdere, soprattutto per la bravura del regista, il cui nome sta diventando sempre di più famoso e che mi sento quasi in dovere di elogiare e che sentiremo sicuramente nei prossimi anni.
Voto: 7,5/10
Mels.