Moulin Rouge! è un film del 2001 diretto da Baz Luhrmann. Il film vede tra i suoi protagonisti principali Nicole Kidman e Ewan McGregor.
The greatest thing you’ll ever learn is just to love and be loved in return
TRAMA:
Parigi 1889. Christian è un giovane scrittore che crede fermamente nell’amore e proprio per questa ragione si reca nella città dell’amore per eccellenza. A Parigi, Christian conosce i componenti di una squattrinata compagnia teatrale che stava provando uno spettacolo da proporre a Zidler, il proprietario del Moulin Rouge. La compagnia, viste le doti teatrali di Christian, decide di arruolarlo e presentarlo a Satine, una ballerina del Moulin Rouge. Quello che Christian però non sa è che Satine, quella stessa sera, si doveva incontrare anche con il Duca, un uomo intenzionato a fare di lei una vera attrice.
Contro i suoi stessi piani e l’intervento di una buona dose di fortuna, Christian diventa il regista di uno spettacolo che trasformerà il Moulin Rouge da un locale notturno e un vero e proprio teatro.
Love. Above all things I believe in love. Love is like oxygen. Love is a many splendored thing. Love lifts us up where we belong. All you need is love.
LA RINASCITA DEL MUSICAL
Scenografie e costumi eccessivi, colori e luci invadenti, mescolanza di generi e canzoni decontestualizzate dal tempo fanno di Moulin Rouge un film riuscito, capace di conquistare il pubblico come pochi altri. Il film è stato considerato come la “rinascita” del musical, permettendo a un genere abbandonato da anni di tornare alla ribalta.
Moulin Rouge è un musical innovativo per via delle sue canzoni. Non si tratta come negli altri musical di canzoni originali bensì di successi moderni come Your Song di Elton John e Roxane dei Police, riadattati per l’occasione. L’atmosfera unica che caratterizza questo film, così come le precedenti opere di Luhrmann, non fa altro che amalgamare la storia con la musica e i colori.
L’IMPORTANZA DEI COLORI
Elemento fondamentale del film è l’utilizzo dei colori. La gradazione usata cambia infatti a seconda dell’emozione che predomina quel determinato momento del film. Rosso è il colore dell’amore, del Moulin Rouge e dei capelli di Satine. Per la prima parte del film il rosso domina indisturbato su tutti gli altri colori della tavolozza, avvolgendo i personaggi in un’atmosfera quasi surreale. Quando però la situazione comincia a precipitare l’unico barlume di rosso che ci rimane sono i capelli della Kidman. Avvicinandosi alla fine, al calo del sipario, i colori scuri e cupi prendono il sopravvento così come il tono delle canzoni che si trasforma continuamente.
TRA STORIA E FANTASIA
Oltre a fondere generi musicali, voci e colori, Moulin Rouge riesce a far bilanciare al suo interno in maniera impeccabile la realtà e fantasia. Satine, la prima ballerina del Moulin Rouge sembra non essere mai esistita, lo stesso non si può però dire per Henri de Toulouse-Lautrec, artista bohèmien davvero esistito. Anche la ricostruzione del Moulin Rouge sembra abbastanza affidabile, e a quanto pare l’elefante su cui cantano la Kidman e McGregor si trovava realmente nel giardino del locale francese. Il film è inoltre una rivisitazione de La Traviata di Verdi e si ispira in ambientazione e trama anche ad altre opere quali La Bohème di Giacomo Puccini e a Boule de Suif di Guy de Maupassant.
E come se non bastasse, Moulin Rouge ha anche permesso che Jake Gyllenhaal e Heath Ledger diventassero amici sperando di lavorare ancora insieme (come poi accadrà in Brokeback Mountain). Entrambi gli attori si presentarono infatti al provino per interpretare Christian venendo entrambi respinti.
Ora mi rivolgo a tutti coloro che come me hanno una vera e propria avversione nei confronti dei musical. Fidatevi e guardate Moulin Rouge, perchè non solo gli attori, la regia e la scenografia sono stupendi, ma anche le canzoni sono perfette. Ogni canzone è in sintonia con ciò che succede, rispecchiando le emozioni dei singoli personaggi e, a differenza di molti altri musical, non blocca la narrazione ma la continua in un modo che sarebbe impossibile con le sole battute degli attori.
Voto: 9/10
Sara
È la prima recensione che leggo e devo dire che condivido appieno tutto ciò che hai detto, davvero brava! (p.s. McGregor!)