Alla conquista del Congresso è un documentario diffuso da Netflix l’1 Maggio e diretto da Rachel Lears.
Il film parla di Alessandria Ocasio-Cortez, Amy Vilela, Cori Bush e Paula Jean Swearengin, e di come nel 2018 abbiano deciso non solo di candidarsi per il Congresso e di portare la leadership progressista all’interno di esso.
Il documentario offre una visione delle fasi preparatorie della loro prima esperienza politica, cercando di esplorare la natura della politica attiva e del potere.
Le candidate rappresentano la realtà di quattro luoghi differenti – Queens, Missouri, West Virginia e Nevada – che condividono gli stessi ideali: credono nel servizio sanitario accessibile per tutti, nell’istituzione di college pubblici gratuiti, si prodigano per tassare i ricchi e per l’abolizione dell’immigrazione e delle dogane statunitensi.
UN NUOVO PUNTO DI VISTA
Il documentario offre una visione di momenti tipici delle campagna elettorale da punti di vista differenti. Non sono i raduni e i comizi ad essere ripresi ed esaltati, bensì le conversazioni e gli attimi intimi che le candidate hanno con i propri elettori. Vengono mostrati incontri a tu per tu fra e donne e i cittadini, o spezzoni di telefonate intime con il popolo. Durante tutta la durata del documentario si passa da una campagna all’altra, mostrando quanto siano radicati i loro sforzi. Queste donne mettono un volto esilarante e poliedrico all’ottimismo che un grande cambiamento può accadere.
QUATTRO DONNE DIVERSE, UN SENTIMENTO UNICO
Come precedentemente detto, le donne provengono da realtà differenti: Alessandria Ocasio-Cortez è una barista in una taqueria di Union Square, costretta a continui doppi turni per salvare la sua casa di famiglia. Cori Bush è un’infermiera di St. Louis e Paula Jean Swearengin è figlia di un minatore di carbone del West Virginia, che ha visto i suoi vicini soffrire e morire per gli effetti mortali dell’industria del carbone.
Ognuna di loro si trova a doversi scontrare con un sistema tradizionalista, in cui qualsiasi loro sforzo sembra destinato a fallire. Ma, nonostante ciò, nessuna di loro si dà per vinta, e vuole combattere sino all’ultimo istante per cambiare la realtà dei fatti.
Per far sì che una di noi ce la faccia, 100 di noi devono provarci”
“OCASIO-CORTEZ GATE”
“Knock Down the House” è lo spettacolo di Ocasio-Cortez. Se siete curiosi di conoscere la storia di una delle origini di uno dei politici più popolari del 2019, avrete un arco narrativo forte; le altre candidate, di tanto in tanto richiamate, non sono così messe al centro dell’attenzione purtroppo. Mancanza di abbastanza filmati per fare un documentario solo su Ocasio-Cortez, o tentativo di seguire le vicende di chi gli spettatori potrebbero riconoscere di più?
Tuttavia, è un soggetto magnetico: presentata come un’operaia in una cantina grigia, si evidenzia la sua passione per la politica sin da subito.
Dà naturalmente l’aria di un prodigio politico. Per un pubblico compassionevole, la sua storia è ancora più esilarante.
Alla conquista del Congresso presenta con grande onore e dignità le lacrime di sfinimento, dolore, gioia, per chi crede ancora in una rivoluzione. Questo documentario è la prova che i movimenti popolari hanno un impatto, ed ribadisce l’importanza di far sentire la propria voce.
VOTO: 8.5/10
-Ilaria.