Hill House, che sana non era, si ergeva contro le sue colline, avvolta dall’oscurità. Si ergeva cosi da un secolo e avrebbe potuto restare lì per un altro secolo. Il silenzio si stendeva uniforme sul legno e sulla pietra di Hill House. E qualunque cosa vi si aggirasse dentro, non si aggirava più sola.

Trama

Se avete visto la serie credo che facilmente capirete come mai io l’abbia scelta per il best of di questo 2018, se non l’avete vista, beh, vi consiglio di rimediare e correre subito a guardare questo capolavoro.

The Haunting of Hill House, o Hill House se preferite, è una serie tv Americana uscita su Netflix questo ottobre.

Ispirata al libro di Shirley Jackson,  racconta la storia della famiglia Crain a partire dal momento in cui Hugh, Olivia e i loro figli Steven, Shirley, Theodora, ed i gemelli Nell e Luke si trasferiscono in una casa in campagna per restaurarla e poi venderla.

Non sanno però che quella stessa casa anni dopo diventerà uno dei luoghi infestati più famosi al mondo, e anche la causa di una tragedia che affliggerà la loro vita per sempre.

Due piani temporali

La serie infatti rimbalza dal passato al presente e racconta la sua storia creando due piani temporali che si sviluppano parallelamente. Questo permette  di andare ad esaminare uno degli aspetti più importanti della serie, ovvero lo status psicologico dei personaggi che, crescono, maturano, subiscono gli effetti della casa e della tragedia che vi si è consumata all’interno, sotto ai nostri occhi.

Horror a cui non siamo abituati

Hill House è si una serie horror, ma non tratta quell’horror a cui siamo abituati, a volte anche un po’ scadente, con i soliti jumpscare che ti fanno urlare per un secondo e poi nulla più, è un horror psicologico, più nascosto, quello che meno ti mostra e più paura fa.

L’atmosfera di inquietudine ed ansia è costruita ad opera d’arte ed è presente fin da subito.

I personaggi come punto chiave

Come ho gia detto prima, punto forte della serie sono i personaggi ai quali infatti viene dedicato un’intero episodio ciascuno: si parte con Steven, poi Shirley, Theodora, Luke, Nell, Hugh, Olivia, interi episodi in cui scopriamo aspetti della loro vita, le loro esperienze terribili all’interno della casa  e il modo in cui queste li perseguiteranno e condizioneranno.

La sceneggiatura è perfetta, la serie è costruita ad opera d’arte e nel finale vi accorgerete di come tutto torni e combaci alla perfezione.

Tutta la storia raccontata precedentemente,infatti, si unisce e si assembla come pezzi di un puzzle incastrati in perfetta armonia.

Hill House non è un insieme di banalità su case infestate e il paranormale, da spazio anche a dei fantasmi che non si vedono ma che, nel corso della vita, possono perseguitarci sotto svariate forme, amore,  dolore, rimpianto, desideri.

è  una storia di famiglia, di sacrificio, di dolore, dell’ amore immenso e a volte poco lucido che i genitori provano per i figli, di lutto e amore.

Hill House è tutto questo e molto altro.

Non mentirò dicendo che non mi sono commossa terribilmente guardandola, l’ho fatto e anche spesso.

Non precludetevi l’esperienza di vedere questa serie, di vivere la storia della famiglia Crain, di  spaventarvi, di piangere, arrabbiarvi e poi, dopo qualche rewatch magari, andare avanti, come hanno fatto loro.

Hill House è una serie che merita e spero di avervi convinti di questo.

VOTO

10/10

Carmen