Era il 1994 quando sugli schermi americani apparve la prima puntata della celebre serie tv americana.
Di sicuro, il cast e la produzione non pensavano che dopo 25 anni ci sarebbe stato ancora qualcuno ad appassionarsi e scoprirlo per la prima volta.
Eppure, eccoci qui oggi a parlarne e a giocare con gli easter eggs progettati da Google. Uno per ogni personaggio, ovviamente.
Perché è così amata?
Come sappiamo, la storia si apre con l’arrivo di Rachel Green al Central Perk. Trafelata e disperata, incontra Monica Geller e i suoi amici, spiegando loro che aveva appena lasciato il marito sull’altare. I cinque, abbastanza sbigottiti, la accolgono subito nel gruppo, e da quel momento nulla sarà più lo stesso per loro.
Tra profondi rapporti di amicizia ed amore, attraverso le dieci stagioni impariamo a conoscere sempre di più i personaggi, ad innamorarcene e, perchè no, anche ad immedesimarci in loro. Se si dovesse scegliere un aggettivo per questa serie, il mio sarebbe probabilmente “etereo”.
In 236 puntate, si possono individuare un sacco di sfaccettature diverse per ogni personaggio, e si impara soprattutto a guardare oltre le apparenze.
Non c’è puntata in cui non si scopra un lato nascosto del personaggio, positivo o negativo che sia. Può non piacere, ovviamente, ma contribuisce a creare quel senso di appartenenza alla comitiva di amici e vivere le loro avventure sulla nostra pelle.
All’avanguardia allora, oggi forse controversa
Nonostante sia uscita nel ’94, la serie ha inaspettatamente trattato temi molto contemporanei, che in quegli anni erano ancora visti come un taboo.
Viene infatti introdotta un’unione fra due persone dello stesso sesso, viene dato spazio alla maternità assistita, all’amore nonostante la differenza d’età e al femminismo.
Nonostante lo spirito avanguardista di quei tempi, oggi purtroppo la società ha riscontrato alcune criticità legate all’inserimento di certi temi e a come sono stati affrontati. In particolare, si critica il fatto che il gruppo sia formato da persone “bianche”. Un’ottica che non si addice molto alla realtà odierna dei fatti, soprattutto se parliamo di una città come New York. Vi sono personaggi di culture differenti senza dubbio, ma si accenna più volte agli stereotipi legati alla loro cultura che potrebbero infastidire nel contesto attuale.
Un altro aspetto criticato, è la misoginia presentata in più casi, primo fra tutti attraverso il personaggio di Joey e i suoi numerosi flirts con ragazze di cui nemmeno si ricorda il nome. E’ vero che ci sarebbero molti aspetti da affrontare, come l’ironia sui disturbi mentali o l’omo- e transfobia attraverso le battute; ma dobbiamo tenere in mente che si tratta di una serie basata sulle credenze di venticinque anni fa. Venticinque anni fa c’era una visione del mondo totalmente differente, e certi temi non si affrontavano come oggigiorno. Questa ovviamente non è una scusa per giustificare gli sbagli, ma un appunto di cui tener conto quando si valuta la serie.
Perché guardare Friends?
Friends è senza dubbio una di quelle serie che ti lasciano il segno dentro, ma per molte persone rappresenta qualcosa di più.
Uno dei motivi per cui guardarlo, è senza dubbio l’allegria che ti trasmette. Quante volte vi è capitato di sentirvi tristi e decidere di guardare un episodio per tirarvi su di morale? Ecco, ogni volta che capita vi sentite meglio grazie a ciò che avete visto, impossibile negarlo.
Un altro motivo per cui guardarlo è la possibilità di rivedersi nei personaggi. Gli spettatori possono ritrovarsi nel carattere scherzoso, un po’ cinico ma sempre realista di Chandler, nei desideri di Rachel e Monica riguardo al futuro, nella dedizione e passione verso i loro interessi di Ross e Joey, nella “stranezza” di Phoebe (anche se per me è molto di più). I personaggi lottano ogni giorno della loro vita, proprio come noi.
Ma, soprattutto, Friends ti aiuta a capire il valore dell’amicizia: non importa se non ci si vede, se si litiga oppure va tutto male. Gli amici, quelli veri, saranno sempre qui per noi, nel bene e nel male.
Ilaria.