..welcoming fall..

Cari amici di Attention Spoilers, inauguro la stagione autunnale, soprattutto in ambito di letture, parlandovi di due short stories. La prima è “Napoleone e lo spettro” scritto da Charlotte Bronte nel 1833, a soli 17 anni, e tratto dal manoscritto della sua novella ‘Il nano verde’.

Questo racconto è sia una parodia gotica sia una visione satirica dell’autorità patriarcale; il ritratto di Napoleone di cui si legge nel racconto è ispirato ad una rivalità amichevole che la scrittrice ebbe con il fratello, Branwell, il quale, suo compagno di scrittura, scelse Napoleone come eroe dei suoi primi racconti, mentre Charlotte preferì il duca di Wellington.
In opere giovanili come “Napoleone e lo spettro”, la Brontë esercitò la sua tecnica di scrittrice ed esplorò temi che avrebbe sviluppato nei suoi romanzi maturi. Ad esempio, il trope del soprannaturale spiegato è utilizzato per un effetto comico in questa prima storia, ma è trattato più seriamente in Jane Eyre (scritto nel 1847), in cui rumori e avvenimenti misteriosi a Thornfield Hall sono alla fine attribuiti alla moglie pazza di Rochester. In entrambi i casi, la Brontë rappresenta l’apparentemente soprannaturale per creare un’atmosfera di suspense ed esplorare il tema dell’immaginazione stessa.

Entrambe le short stories, sia la prima che la seconda, che segue, sono contenute nel volume ‘Dark Ladies’, pubblicato dalla casa editrice Blackie Edizioni.

La seconda short story è ‘Il racconto della vecchia balia’, scritto da Elizabeth Gaskell nel 1852 nel periodico settimanale Household Words, edito da Charles Dickens.
Un racconto da leggere in un lampo, magari sotto le coperte.
La voce narrante è quella di Hester, la balia che racconta a dei bambini la storia della loro madre, Rosamond, di cui la stessa Hester ha fatto da balia, Rosamond verrà spedita, diventata orfana, in un maniero desolato dove le uniche abitanti sono due anziane signore, la signora Furnivall e l’amica (e aiutante), la signora Stark.
Il racconto ha tutti i requisiti del tipico romanzo gotico : un ambientazione autunnale/invernale, una grande casa di forma irregolare, circondata da alti alberi che danno un atmosfera cupa e posta in un terreno desolato.

quote
[…] si stava lanciando verso la porta per aprirla quando all’improvviso, sopra di noi, il grande organo risuonò forte e tuonante, abbastanza da farmi tremare; e tremai ancor di più quando ricordai che, anche nella quiete di quell’aria gelida, non avevo sentito alcun rumore di mani che battevano sul vetro della finestra, nonostante la Bambina Fantasma avesse dato prova di tutta la sua forza; e, sebbene l’avessi vista gemere e piangere, non il minimo suono mi aveva sfiorato l’udito.

-martie

martie

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