UNA GIUSTA CAUSA

Siamo nell’America degli anni Cinquanta quando Ruth Bader Ginsburg diventa una delle poche donne ad essere ammessa alla facoltà di legge di Harvard. Essendo, appunto, donna, per lei non sarà facile essere vista di buon occhio da parte di professori e colleghi. Le ingiustizie a livello sociale per lei continuano: infatti si vede costretta a “ripiegare” sul lavoro dell’insegnante di diritto, poiché nessuno studio ha espresso la volontà di assumerla al pari di un uomo. Un giorno, si imbatte nel caso di un uomo coinvolto in una presunta evasione fiscale – ed è da quel momento che la vicenda si fa avvincente poiché il caso si fonda su una discriminazione di genere, ambito di specializzazione della donna. 

On the basis of sex

Questo non è solo il titolo del paragrafo, ma anche quello in lingua originale del film. E’ giusto porre l’accento su questo aspetto: il genere e le varie discriminazioni legate ad esso sono al centro del film. 

Nel secolo scorso, le donne ancora non godevano dei diritti odierni e questa disuguaglianza sociale è il punto nevralgico di tutta la trama, ed offre numerosi spunti critici di riflessione. Primo fra tutti, se la società moderna abbia fatto passi in avanti rispetto al passato.

Il Sessantanove

Un film di tale calibro non poteva non affrontare la rivoluzione sociale del ’69, soprattutto se ambientato in America. La mobilitazione sociale di quegli anni ha un ruolo cruciale: la figlia appena quindicenne di Ruth, infatti, inizia a prenderne parte ed è da quel momento che le cose iniziano ad assumere una piega diversa. Se, inizialmente, il film poteva risultare lento, a partire dal coinvolgimento della figlia la trama diventa più avvincente e “relatable”, in quanto vengono mostrate immagini della ragazza che sprona la madre a reagire alle provocazioni e a tentare di non demordere nonostante le ingiustizie causate dal gender.

May I make an observation? … It’s
just… I’m typing your brief. And
jumping out all over it is, well…
sex-sex-sex-sex-sex-sex. It reeks
of hormones and backseats and– You
know how men are. Maybe you should
try a less distracting word.
Maybe… gender?

L’importanza a livello sociale del film

Questo film ci dimostra che tutto è possibile con la determinazione e la passione. Senza fare spoiler, l’amore e il coinvolgimento di Ruth in qualcosa che potrebbe cambiare non solo la sua vita, ma anche quella dei postumi, sono alla base del suo successo. Si tratta, infatti, di un biopic: Ruth è veramente esistita, ha vissuto tutte le discriminazioni e le vicende sulla sua pelle.

E oggi , dopo una carriera da avvocato specializzato in parità di genere, ricopre il ruolo di seconda donna al mondo nominata Giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America.

Perché guardarlo?

Potrei dilungarmi a lungo su quanto sia importante un film così in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, o su come tutti dovrebbero vederlo. Credo che film del genere ti entrino proprio dentro, ed è giusto così: è arrivato il momento in cui noi tutti, a prescindere dal sesso, dobbiamo lottare affinché esista la parità di genere.

Voto: 8.5/10.

-Ilaria

Ilaria

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