“in quel fiocco di neve che ti ha appena sfiorato c’è tutto un mondo che ti verrà svelato.”
Un classico di Natale in versione animata
Non è davvero Natale se, durante il periodo delle vacanze, non riguardo almeno una volta “Il Grinch”.
Personaggio simbolo del Natale, abbiamo imparato a conoscerlo ed amarlo nel 2000, quando è arrivato per la prima volta sui grandi schermi.
Quest’anno ritorna a farci compagnia e ad insegnarci il vero spirito del Natale al cinema in una bellissima versione animata.
Tra vecchio e nuovo: confronto
Il Grinch in questione ha uno stile molto diverso rispetto al film del 2000, essendo un cartone viene rappresentato in maniera carina e con tratti delicati, sconosciuto alla popolazione dei Chi Sarà; niente a che vedere insomma con il Grinch di Jim Carrey, popolare nell’immaginario collettivo: panciuto, bruttino, e peloso, additato come mostro che spaventa i bambini.
Anche la scelta caratteriale è parecchio diversa, troviamo un Grinch, si burbero e brontolone, ma allo stesso tempo sarcastico, con un umorismo pungente e amante del caffè mattutino. Sicuramente ben lontano dal cibarsi di bucce di banane putrefatte.
A differenza del film “madre” che ruotava molto intorno al rapporto tra la bambina Cindy-Lou ed il Grinch, qui la coppia viene sostituita dal Grinch e il cagnolino Max che vivono insieme creando moltissime gag comiche.
Cindy-Lou che nel film del 2000 aveva un ruolo molto più centrale e metteva continuamente in dubbio quale fosse il vero significato del Natale, diventando poi la figura essenziale per il cambiamento del Grinch, qui, perde spessore e nonostante nelle sue scene sia una bambina sprizzante ed adorabile, ha, effettivamente, meno spazio.
Esteticamente il film è ben fatto e i dettagli sono sviluppati con cura. Non mi sarei aspettata nient’altro dato che la Illumination ha impiegato ben tre anni nella realizzazione della pellicola. I colori e le luci sono una gioia per gli occhi e gli abbinamenti non fanno altro che aumentare la sensazione di festività in arrivo.
Il cambiamento del Grinch in primo piano
L’evoluzione del Grinch, dicevamo, è completamente autonoma e per tutto il film viene messa in primo piano la storia personale, e soprattutto il senso di solitudine e abbandono che prova da tutta la vita.
Molte volte nel corso del film infatti viene specificato come il Grinch non odi il Natale, odia, semplicemente, stare da solo.
La morale, insomma, non cambia e i buoni propositi sono sempre quelli, che sia animato o in live-action, il Grinch è il film perfetto per insegnare ai bambini e ricordare agli adulti, il vero spirito del Natale che non si basa su regali o addobbi ma sulla condivisione e sullo stare insieme.
E con una frase conclusiva, il Grinch ci esorta e ci invita, ancora una volta ad abbandonare la frenesia dei regali, il materialismo tipico di Natale, e la superficialità delle feste per brindare
“a ciò che più è necessario: amore e gentilezza”
Sperando che la visione del film vi aiuti ad abbracciare, o a ritrovare, il vero clima natalizio e festivo,
auguro a tutti voi un buon natale grinchoso.
VOTO
9/10
Carmen