THE WITCHER

Nato dalla penna dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski, la serie “The Witcher” è sbarcata su Netflix da una ventina di giorni ma ha già una buonissima reputazione. Apprezzata in lungo e in largo, potrebbe diventare una delle serie che definiranno questo nuovo decennio.

Di cosa stiamo parlando?

 Di “The Witcher”, bisogna innanzitutto specificare che si svolge su tre linee temporali diverse. Esse sono ben distinte e seguono le origini di  Yennefer, le vicende di Geralt e la fuga di Ciri dopo l’assalto a Cintra. E’ importante tenerlo a mente perchè potremmo rischiare di perderci nella narrazione dei fatti, soprattutto se non ne abbiamo mai sentito parlare prima.

In un mondo che pullula di esseri umani, elfi, nani e altre creature leggendarie, l’equilibrio è sempre instabile. Le razze civilizzate convivono con mostri che li minacciano, per cui sono stati creati dei guerrieri in grado di ucciderli: i Witcher.  
Geralt è un stato strappato alla sua famiglia da bambino e sottoposto ad un addestramento, in cui gli furono somministrate erbe e pozioni che mutarono profondamente il suo organismo. Grazie ad esse, ha affinato i sensi, attenuato le emozioni e fortificato il corpo.
Geralt si guadagna da vivere uccidendo a contratto i mostri. Chiunque lo assoldi ha paura di lui.
Ma è un male necessario.
Anche Geralt, però,  ha imparato a non fidarsi delle persone: molte nascondono segreti e, si rivelano persino essere dei mostri a cui dare la caccia.

Perché piace al pubblico?

Il pubblico ha recepito molto positivamente questa nuova serie, nonostante sia stata mossa la critica della discrepanza dal videogioco a tema. Tuttavia, i produttori e lo stesso scrittore hanno insistito sulla somiglianza al filone letterario piuttosto che a quello tecnologico. The Witcher ha una narrazione semplice ma complessa, ma mai complicata. Ma The Witcher è soprattutto una storia di dubbi importanti, in cui Bene e Male non sono affatto tangibili e percepibili, ma spesso si specchiano nell’idea personale di Giusto e Sbagliato. Lo spettatore risulta coinvolto e per nulla passivo, in quanto la mente e l’immaginazione vengono continuamente stimolate.

Un nuovo Game of Thrones?

Molti lo ritengono essere il Game Of Thrones della decade, ma la verità è che è impossibile instaurare un paragone fra le due serie. Sì, sono entrambe nate come saghe letterarie, ma sono entrambe uniche nel loro genere. Come la stessa showrunner di The Witcher ha dichiarato, quest’ultima mira a distaccarsi dal filone di GOT per creare qualcosa di unico nel suo genere, nonostante però ammetta che sarebbe bello ottenere lo stesso successo.
E’ ancora presto per dirlo ma, se le premesse sono queste, potrebbe veramente riuscirci.
E noi, ovviamente, glielo auguriamo.


Ilaria

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