Se avete visto la prima stagione di The Good Doctor (cosa fate qui, altrimenti?) sapete cosa aspettarvi da questa serie. La prima stagione comprende vari elementi di drama, ma anche di comicità, affrontando, nel frattempo, temi attuali e molto discussi. La seconda stagione, quindi, riprende il filo lasciato dalla prima, riuscendo in ogni puntata a dare un senso al tutto.
TRAMA SERIE E PRIMA STAGIONE
La trama, ormai, la conosciamo bene. Shaun, è un ragazzo autistico al quale, grazie ad una sua vecchia conoscenza, viene proposto un tirocinio in uno degli ospedali più importanti della California. Il personale dell’ospedale ha dei dubbi riguardo alla sua candidatura, proprio a causa dell’autismo del ragazzo, non credendolo capace di essere un chirurgo d’eccellenza. Shaun, però, oltre ad essere un ottimo chirurgo, è un ragazzo brillante, geniale. Difatti soffre della Sindrome del Savant (di fianco a dei ritardi cognitivi anche importanti, il soggetto affetto da questa sindrome presenta lo sviluppo di attività fuori dalla norma).
LA SECONDA STAGIONE
Mentre nella prima stagione Shaun è impegnato ad ambientarsi in un mondo nuovo, dimostrando a tutti di essere all’altezza del lavoro, in questa stagione ritroviamo il nostro giovane dottore un po’ cambiato. Sembra essere più a sua agio e rendersi conto del fatto che il suo essere così diretto lo rende, a volte, maleducato nei confronti dei suoi pazienti. La sua sensibilità, però, migliora puntata per puntata e la sua voglia di non ferire le persone, nonostante non capisca cosa ci sia di male nel dire sempre la verità lo porta a capire le persone che lo circondano, anche se non completamente. Le scene, dunque, diventano più toccanti in questa stagione e gli argomenti trattati che variano a seconda dei pazienti che si presentano al San José, sono analizzati da un punto di vista fresco e innovativo.
CONCLUSIONI
Con questo volevo dirvi: non pensate che The Good Doctor sia la solita serie tv ospedaliera. Sicuramente riprende molti di quegli aspetti, ma vuole innalzarsi ad un livello superiore e in qualche modo ci riesce, senza mai, però, cadere nel pesante. Ci sono, infatti, scene che sono inserite nella trama per aggiungere pathos, ma la serie non esagera mai e riesce a mantenere un livello alto, anche nei suoi momenti più scontati.
VOTO: 8-/10
Benny