everywhere I go, I see his face.
Siamo giunti al fatidico momento, quello che temevamo di più dopo aver visto Avengers: Endgame: il primo film dopo la morte di Tony Stark.
Se da una parte abbiamo l’aspetto triste e malinconico, dall’altra però c’è l’eccitazione e la curiosità per un nuovo film del MCU.
Sappiamo già che staremo per assistere ad una nuova svolta stratosferica nella vita di Peter Parker e che le aspettative alte saranno probabilmente soddisfatte perchè diciamocelo: MCU è il 90% delle volte il classico binomio “un nome, una garanzia”.
LONTANI DA CASA
Questo capitolo della storia si svolge in terre intercontinentali, e segna l’entrata nell’universo Marvel del pluripremiato attore Jake Gyllenhaal nei panni di Mysterio.
Siamo nel 2023, otto mesi dopo la battaglia finale vista in Endgame. Fin da subito, si percepisce l’impatto che questa ha avuto sui personaggi e come, per citare qualcuno, “some people move on, but not us”.
Gli eventi hanno sconvolto la popolazione, che ora si trova a vivere in un mondo senza una figura tanto importante quanto quella di Iron Man. Peter e la sua classe sono in procinto di partire per una vacanza, e lui spera tanto di potersi rilassare e non pensarci almeno per un po’, a tal punto da lasciare la tuta di Spider Man a casa. Fortunatamente Zia May l’ha messa in valigia a sua insaputa, come se si aspettasse che sarebbe accaduto qualcosa, altrimenti sarebbe stato un problema molto grande.
Peter capirà presto che il riposo non gli appartiene, anzi dovrà nuovamente ricorrere alle sue abilità per salvare non solo la sua classe, ma tutta la popolazione.
LA CHIUSURA DI UN CICLO
Spider-Man: Far From Home rappresenta una svolta importante all’interno della linea cronologica del MCU.
Il film, infatti, non solo è il primo ad uscire dopo le vicende di Endgame, ma è anche l’ultimo della fase tre.
L’ultimo capitolo della storyline legata alla “Saga dell’Infinito”, la chiusura di un GRANDISSIMO ciclo oserei dire, non deve essere per niente facile da dirigere, soprattutto dal punto di vista psicologico a causa delle pressioni e dalla fiducia che viene riposta nei confronti di cast e produzione.
Fiducia ovviamente più che meritata e assolutamente non tradita, perchè questo film ha lasciato a bocca aperta tutti quanti, e in senso positivo.
E’ talmente tanto strabiliante, ben eseguito e curato che su Rotten Tomatoes ha ottenuto il 90% di consensi da parte della critica e il 96% dei fans, entrando nella Top 10 dei film con le valutazioni più alte del MCU, a pari merito con Captain America: The Winter Soldier.
TOM HOLLAND
Il nostro amato Spider-Man di quartiere merita assolutamente un paragrafo a lui dedicato.
Non saprei nemmeno come definire la sua performance senza rischiare di cadere nel banale, perchè “magistrale” è fin troppo poco. La sua bravura si intuiva già da Homecoming, ma la crescita a cui abbiamo assistito attraverso IW ed Endgame giunge al culmine con FFH.
La sua abilità recitativa ha raggiunto vette spettacolari in così poco tempo, vederlo recitare è un piacere per gli occhi. Ha acquisito più fiducia in sé e nelle sue capacità, lo vedi sul grande schermo e la prima cosa che pensi è “Ma quanto è bravo Tom Holland cavolo”, è più consapevole dei comportamenti, dei gesti, delle espressioni da assumere sul set e si nota fin dal primo istante.
E per un ragazzo di 23 anni non è assolutamente scontato, anzi. Dà l’impressione di aver recitato da sempre, sembra ce l’abbia nel DNA.
E non penso potremmo chiedere uno Spider-Man migliore di così onestamente. E’ vero che ha ancora molta strada da fare, ma se consideriamo che ha ancora tutta la vita davanti, beh le premesse sono spettacolari.
VOTO:
9.5/10
(il mezzo voto è a causa delle lacrime versate)