Si alza il vento è un film d’animazione del 2013 scritto e diretto da Hayao Miyazaki e prodotto dallo Studio Ghibli.
È la trasposizione cinematografica dell’omonimo manga dello stesso Miyazaki.
Si tratta di un’opera semi-biografica della vita di Jirō Horikoshi, progettista e inventore degli aerei da caccia usati dalla Marina imperiale giapponese durante la seconda guerra mondiale.
Miyazaki definì questo progetto come il suo ultimo lavoro prima del ritiro dalla carriera cinematografica, lasciandolo ai suoi fan come regalo d’addio.
IL SUCCESSO
Si alza il vento ottenne un enorme successo in Giappone, finendo per essere il progetto con più incassi, ma così anche in Italia, dove venne presentato alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Questo successo non mancò nel resto del mondo, infatti ottenne prestigiosi riconoscimenti come l’Oscar al miglior film d’animazione e il Golden Globe per il miglior film straniero.
Forse questo successo è dovuto anche all’immensa passione che Miyazaki ha per il volo e per il cielo, che accompagnano sempre, in un modo o nell’altro, tutti i suoi progetti. Questa volta però, per sua e nostra gioia, è riuscito a dedicare ben due ore solo alla sua passione, realizzando un capolavoro tra le nuvole.
TRAMA
Jirō Horikoshi è un ragazzo che sogna di diventare ingegnere aeronautico e di progettare aeroplani, poiché la sua miopia non gli consente di pilotarli.
La sua passione lo porterà a creare un aereo che ha segnato una tappa fondamentale nella storia dell’aviazione. L’aereo è il Mitsubishi A6M1, noto come aereo da combattimento “Zero”, considerato il migliore del mondo.
I SOGNI
Come ogni film di Miyazaki anche questo è sviluppato su più livelli. Abbiamo i livelli terra-cielo, che fanno da sfondo ad ogni suo progetto, e abbiamo anche un altro livello, quello dei sogni.
E’ proprio nei sogni che conosciamo un personaggio estremamente importante, che farà da guida al “giovane giapponese” Jirō. Gianni Caproni, un ingegnere progettista italiano, assume una figura patera e difensiva nei confronti del giovane e lo accompagnerà per tutta la vita fino alla realizzazione del suo grande sogno di realizzare un aereo.
Il film gira proprio intorno al concetto di “sogno”, quella fantasia che ci porta ad immaginare un mondo diverso, dove i nostri desideri sono realtà. Un mondo che può essere lontano da quello reale, nascosto da qualche parte tra le nuvole che Jirō vuole attraversare con il suo aereo.
Proprio da qui nasce la scelta del titolo del film, infatti Si alza il vento è ispirato alla poesia di Paul Valéry: “Il vento si alza. Bisogna provare a vivere”.
La cura per i dettagli di Miyazaki si nota a partire dalla prima cosa che abbiamo sotto gli occhi ogni volta che guardiamo un film: il titolo. La scelta di questo verso è perfetta per un film che parla di sogni, desideri di realizzare qualcosa di nuovo, di cambiare e soprattutto di viaggiare. Il sogno del protagonista è infatti proprio quello di realizzare un aereo per poter volare via e lasciarsi trasportare dal vento che lo porterà lontano dal Giappone che sta vivendo una guerra.
LE NUVOLE
Come in tutti i film dello Studio Ghibli abbiamo a che fare con una palette di colori pastello, delicati e soffici che ricordano le nuvole. Infatti questo film vuole proprio ricordare una nuvola, dal costante vento tra i capelli dei protagonisti, i loro vestiti bianchi e candidi, gli aerei che volano, il cielo azzurro e anche la mente di Jirō, distratta, ingenua e persa nel suo mondo di sogni, come se fosse sempre “tra le nuvole”.
Questa atmosfera, come se stessimo volando per tutto il film, è resa ancora di più grazie alla musica fresca e pura della colonna sonora di Joe Hisaishi.
INSOLITI EFFETTI SONORI
Menzione agli effetti sonori utilizzati nel film, perché Miyazaki ha avuto un’idea insolita. Infatti per realizzare gli effetti sonori ha usato la voce umana, o meglio, sono stati generati dalla voce umana. Tutti i rumori che sentiamo, dal volo degli aerei, il loro motore, al vento, sono stati realizzati tramite lo strumento che tutti noi abbiamo: la voce.
Questo in qualche modo sottolinea la grandezza, la genialità e la fiducia nella creatività che lo Studio Ghibli ripone nei confronti del regista, che anche nel suo ultimo lavoro, non ha smesso di stupirci.
CONCLUSIONI
Miyazaki ha concluso la sua carriera con il film che gli ha permesso di vedere sul grande schermo il suo amore per l’aria, il cielo e il volo. E’ riuscito anche lui, come il protagonista, a realizzare il suo sogno, però lo stesso regista ha uno strano rapporto con questo progetto. Se da una parte lo protegge come se fosse la pietra preziosa della sua carriera, dall’altra vuole sbarazzarsene. Miyazaki infatti descrive Si alza il vento con queste parole:
“E’ la storia di un individuo dedito al suo lavoro, che ha perseguito tenacemente il suo sogno. I sogni contengono un elemento di follia e questo progetto velenoso non può essere nascosto. Desiderare ardentemente qualcosa di troppo bello può distruggere. Accostarsi alla bellezza può richiedere un prezzo da pagare.”
Forse Miyazaki non stava parlando del protagonista Jirō Horikoshi, ma di se stesso e per questo motivo questo progetto è stato il suo addio al cinema.
8/10
Cami