Basato sul manga di Adachitoka, “Noragami” è un anime composto da due stagioni (“Noragamai” e “Noragami: aragoto”), la prima delle quali è uscita nel 2014 ed è disponibile su Netflix.
Trama
L’anime, così come il manga, rientra nel genere shonen, ossia quello soprannaturale e vede come protagonista Hiyori Iki, una ragazza che ha un incidente nel tentativo di salvare un ragazzo che sta per essere investito da un autobus. Quello che non sa è che il ragazzo che ha salvato, Yato, non è una persona comune, ma un dio caduto in disgrazia che cerca in ogni modo di trovare nuovi seguaci.
Nonostante non abbia riportato danni fisici, Hiyori si ritrova ad affrontare un problema non molto comune: dopo l’incidente, inizia ad addormentarsi all’improvviso e la sua anima si stacca dal suo corpo e vaga autonomamente; preoccupata, la ragazza si rivolgerà a Yato, che promette di risolvere il suo problema per soli 5 yen, ma purtroppo quello non è l’unico inconveniente che il dio caduto in disgrazia deve risolvere: infatti, se le persone si dimenticassero completamente di lui, sparirebbe e pertanto deve trovare il modo di farsi ricordare, anche se solo per qualche giorno.
Durante una battaglia con degli spettri, Yato s’imbatterà in Yukine, un’anima che trasformerà nel suo strumento divino, Sekki, con il quale uccidere gli spettri malvagi. Anche se all’inizio tutto sembra andare per il meglio, il giovane Yukine non riuscirà ad adattarsi molto facilmente a quella nuova vita e alcuni suoi comportamenti potrebbero influire negativamente su Yato…
La parte migliore di “Noragami” sono sicuramente i personaggi, ricchissimi di sfaccettature e per niente convenzionali; in particolare, sono molto interessanti i tre protagonisti principali:
Yato
Nonostante si ostini ad andare in giro in tuta e ad accettare qualunque lavoro per soli 5 yen , Yato è un dio dal passato oscuro che viene man mano svelato. Con i suoi capelli neri e gli occhi di un azzurro così intenso che risplende, vive praticamente alla stregua di un barbone, dormendo di nascosti nei templi di altre divinità oppure approfittandosi della gentilezza di una divinità che, nonostante tutto, è rimasta sua amica. Yato è sicuramente il personaggio più interessante di tutto l’anime poiché è estremamente complesso ed il suo misterioso passato si rivela sempre più intrigante.
Yukine
Anche se è appena un ragazzino delle medie, Yukine non è come tutti i suoi coetanei poiché, in caso di necessità, può trasformarsi in una spada di nome Sekki, brandita proprio dal dio Yato. La sua esistenza può sembrare molto più interessante di quella delle persone normali, ma non ci vuole molto prima che il ragazzo inizi ad odiare tutto ciò, desiderando solo una vita normale, come quella dei suoi coetanei. Il suo comportamento avrà delle gravi conseguenze su Yato, ma alla fine non si può restare arrabbiati con lui troppo a lungo poiché è solo un ragazzo che non vuole altro se non una vita normale. Il suo personaggio si rivela sempre più interessante e, alla fine, non si può non amarlo.
Hiyori
Infine lei, Hiyori, la protagonista femminile della storia nonché colei che, in qualche modo, darà inizio a tutto. In seguito ad un incidente, la sua anima inizia a staccarsi regolarmente dal corpo e, nonostante Yato abbia promesso di aiutarla, sembra non esserci via d’uscita da quella strana situazione. Tuttavia sarà proprio grazie a questo suo problema che la ragazza inizierà a passare sempre più tempo con Yato e Yukine, fino a diventare non solo un’amica, ma una specie di famiglia per loro. Anche se è solo una ragazzina, poco più grande di Yukine, Hiyori è molto più coraggiosa di quanto non sembri e non ha paura a mettersi in gioco per aiutare i suoi amici, anche se questo significa ritrovarsi in situazioni pericolose.
“Noragami” è un anime poetico sotto molti aspetti, poiché tratta temi complessi e apparentemente non convenzionali, ma che, alla fine, riguardano un po’ tutti noi: dopotutto, chi non ha mai desiderato di fare qualcosa che tutti gli altri facevano, ma che noi non potevamo fare? Chi non ha cercato in ogni modo di aiutare gli altri, nella speranza di ricevere in cambio un po’ di supporto a sua volta, di avere qualcuno che crede in lui? Perché di questo parla “Noragami”: di sentimenti che, in fondo, ci accomunano tutti; per farlo però usa gli dei, che non sono perfetti come potremmo pensare, anzi si rivelano così pieni di difetti da sembrare terribilmente umani.
Voto: 9/10