Mister Impossible è il secondo volume scritto da Maggie Stiefvater della saga “Dreamer Trilogy”, uscito il 18 maggio dopo quasi più di un anno di attesa dall’uscita del primo volume Call Down the Hawk.
Ronan Lynch ora deve anche salvare il mondo
“He wanted it. It had been so long since he’d wanted something to happen, instead of wanting something to not happen. He’d forgotten what it felt like. It was equal parts great and terrible. It burned.”
Per la prima volta, dopo ben cinque libri, Ronan Lynch abbandona la sua casa e i confini di Henrietta, lasciandosi alle spalle la Virginia per girare gli Stati Uniti nel disperato tentativo di salvare il mondo e proteggere le persone come lui, ma soprattutto le persone che ama disposte a tutto pur di proteggerlo. Ronan Lynch ha tanti segreti, ma il più oscuro di tutto gli è stato tramandato dal padre: Ronan può portare indietro qualsiasi cosa dai suoi sogni. Nonostante la sua capacità possa sembrare un dono non è altro che un’altra maledizione che Niall Lynch ha trasmesso a Ronan e in questo libro mai come prima, Ronan comprenderà quanto pericoloso il suo dono possa essere e, soprattutto, quanto pericoloso sia essere un sognatore come lui.
I fratelli Lynch
Ad accompagnare Ronan in questo libro non potevano mancare i suoi fratelli. Declan, che si è rivelato essere la rivelazione assoluta di questa saga, dopo ben quattro libri passati ad alzare gli occhi al cielo ogni qual volta il suo nome venisse anche solo menzionato, sembra aver finalmente trovato quello che cercava. Ma è importante ricordarci che questo è solo il secondo libro e moltissime cose (che conoscendo la Stiefvater non saranno sicuramente positive) possono ancora accadere. Matthew invece, la parte migliore di quello strano trio imperfetto che sono i fratelli Lynch, per la prima volta si trova costretto ad affrontare la vita con una nuova consapevolezza, ovvero quella di essere un sogno uscito direttamente dalla testa di Ronan.
Hennessy e Jordan
“If life’s taught me anything,” Hennessy said, “it’s that you can always feel worse.”
Ormai parte integrante di questa trilogia, Hennessy e Jordan, una sognatrice e il suo sogno, in questo secondo libro si conquistano finalmente il loro spazio, rivelandosi fondamentali e indispensabili. Questa potrà pure essere una saga sui fratelli Lynch, come aveva precedentemente dichiarato la Stiefvater, ma Hennessy e Jordan si confermano due dei personaggi più sfaccettati e meglio scritti dalla Stiefvater, due personaggi senza il quale questa trilogia probabilmente non avrebbe avuto lo stesso successo.
La Stiefvater non delude mai
Maggie Stiefvater, sfortunatamente poco conosciuta in Italia, è probabilmente una delle migliori autrici di young-adult in circolazione. La sua scrittura, peculiare e fuori da comune, ha dato vita a un mondo fatto di fantasmi e rituali, veggenti e Ragazzi Corvo da cui è difficile uscire. È impossibile non innamorarsi del suo modo di scrivere e delle sue descrizioni insolite, ma soprattutto è impossibile non innamorarsi dei suoi personaggi e, anche in questo libro, la Stiefvater non sbaglia un colpo.
Un libro che mai vedremo in Italia
In Italia, i libri della Stiefvater sono stati tradotti da Rizzoli, ma c’è un piccolo problema. La casa editrice, per quanto riguarda la traduzione, si è fermata solo al secondo volume di The Raven Cycle, ovvero Ladri di Sogni, snobbando completamente Blue Lily, Lily Blue, The Raven King e ovviamente Call Down the Hawk. Attualmente non si hanno ancora notizie del terzo libro di The Raven Cycle e quindi non penso nemmeno che Rizzoli arriverà mai a tradurre Mister Impossible. La speranza è sempre l’ultima a morire però, non possiamo fare altro che aspettare.
Sara