Il 10 Aprile è uscito su Netflix “Love, Wedding, Repeat”, la commedia romantica diretta da Dean Craig e ambientata a Roma. Il film è il remake della commedia romantica “Plan de table”, realizzata in Francia nel 2012
Trama
Hayley, una ragazza inglese che ormai da molti anni vive a Roma, sta per sposarsi con Roberto, ma il giorno del matrimonio niente sembra andare come previsto, finché alla festa non fa la sua comparsa Marc che, innamorato di Hayley da quando avevano 15 anni, ha come obiettivo convincere la ragazza a lasciare il neo marito e sposare lui. La sposa escogita un piano per salvare la situazione: chiede al fratello Jack di versare qualche goccia per dormire nel bicchiere di Marc, così che si addormenti e non rovini la festa, ma quando dei bambini sposteranno i segna posto, le cose non potranno che peggiorare….
Le piccole coincidenze che cambiano tutto
Il film si basa su un concetto a cui tutti noi pensiamo spesso: cosa sarebbe successo se…
Quante volte abbiamo pensato a come sarebbero potute andare diversamente le cose? Bene, “Love, Wedding, Repeat” si basa proprio su questo: quando i bambini cambiano l’ordine dei posti a sedere anche l’andamento della giornata cambia completamente e basta una piccola interruzione per impedire a due persone che si amano di dichiararsi.
Una commedia classica, ma diversa
Il film è, apparentemente, una classica commedia romantica: ambientata il giorno di un matrimonio in cui niente sembra andare per il verso giusto, alla fine tutto si sistema e ci aspetta il lieto fine. O forse no? Ad un certo punto succede una cosa inaspettata: torniamo al momento esatto in cui i bambini cambiano la posizione dei segna posto al tavolo e gli invitati so trovano seduti vicino ad altre persone e questo porta ad una storia completamente diversa. E se cambiano nuovamente le posizioni a tavola, la storia cambia ancora.
Alla fine sono le piccole cose a cambiare l’andamento di una giornata e le vite dei personaggi, perché magari si rendono conto di non stare con la persona giusta solo parlando con qualcuno con cui non avrebbero mai parlato oppure capiscono che, tante volte, amare significa lasciare andare l’altra persona, in modo che possa essere felice.