LETTERA AL RE

Il 20 marzo è uscita su Netflix “Lettera al re”, la nuova mini serie prodotta dalla famosa piattaforma di streaming e ambientata in un mondo fantastico.

Trama

Mentre i regni di Dagonaut ed Unawen sono impegnati nella guerra contro Eviellan, nel primo di questi regni si svolge la selezione dei nuovi cavalieri: un vero e proprio concorso aperto (almeno ufficialmente) a tutta la popolazione che prevede come premio la nomina a cavaliere. A questo concorso partecipa anche il giovane Tiuri, figlio adottivo di un cavaliere che ha sposato la madre del ragazzo, che era stata fatta prigioniera durante una guerra; il ragazzo, tuttavia, non ha per niente la stoffa del combattente e sembra destinato a fallire la prova, ma una sera s’imbatterà in un misterioso cavaliere e in una missione alquanto particolare: consegnare una lettera che porrebbe fine alla guerra…

Lettera al Re su Netflix: trama e cast della serie Tv fantasy

Geniale o banale?

La mini serie presenta una trama piuttosto standard per il genere: un giovane cavaliere a cui viene affidata una missione che potrebbe cambiare le sorti della guerra mentre i suoi avversari lo inseguono, credendolo inizialmente un nemico, salvo poi unirsi alla sua causa. Anche l’ambientazione è tipica del genere: borghi medievali dove le persone combattono indossando scomodi abiti, famiglie nobili che stanno lentamente decadendo e lunghe cavalcate nei boschi.

Eppure la serie presenta alcuni elementi molto interessanti: innanzitutto il protagonista, Tiuri, non è proprio il classico eroe: non sa combattere, ha spesso paura ed è facile trarlo in inganno. Però è coraggioso e si lancia comunque in una missione semi sconosciuta poiché nessuno gli ha spiegato adeguatamente cosa debba fare. Infatti una delle grandi pecche della trama è proprio questa: manca di chiarezza e non in modo intricante, per incentivarti a continuare a guardare per scoprire, ma si tratta di veri e propri buchi di trama, che non verranno mai chiariti.

I personaggi

I protagonisti della serie sono abbastanza banali e standard: dal ragazzo coraggioso e stupido a quello apparentemente distratto che però, quando si tratta di combattere, non si tira mai indietro. Molto bella e interessante la linea del “girl power” che caratterizza la serie: molti personaggi femminili, dalla regina di Dagonaut a Lavinia (che diventerà la compagna di viaggio del giovane Tiuri), occupano un ruolo fondamentale non solo nella trama, ma anche nella società della serie, come Iona, una ragazza che partecipa al concorso per diventare cavaliere. E nessuno si permette di mancare loro di rispetto perché donne.

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In conclusione, “Lettera al re” è una serie godibile, ma non spettacolare che fa della banalità uno dei suoi punti di forza. Se amate il genere e i costumi consiglio di provare a guardarla, ma potete trovare prodotti decisamente migliori.

Voto: 4/10

Anna

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