Tra le novità Netflix non potevamo non citare L’Altra Metà – The Half of It, film del 2020 sceneggiato e diretto da Alice Wu. Protagonisti della pellicola sono Leah Lewis, Daniel Diemer e Alexxis Lemire.
The first time I had my heart broken after coming out as a lesbian was not by a girl, but by a guy…I wrote The Half of It as a way to work through the heartbreak of losing that friendship
Trama:
Ellie Chu, una ragazza cinese che insieme al padre vive nella sconosciuta città di Squahamish, è uno di quei personaggi che abbiamo già visto centinaia di volte in centinaia di film diversi. Uno di quei personaggi incapaci di annoiare e che in ogni film sono sempre nuovi e diversi. Ellie non ha amici e la sua vita si divide fra vecchi film americani in bianco e nero, la stazione ferroviaria di cui si dovrebbe occupare suo padre e i temi dei suoi compagni di classe. Ellie è infatti dannatamente brava con le parole e, decidendo di sfruttare questo suo dono, si fare pagare dai suoi compagni per scrivere i loro temi. La vita abbastanza tranquilla di Ellie viene però interrotta da Paul Junsky, un ragazzo della squadra di football della scuola, timido e anche terribilmente impacciato. Paul è innamorato di Aster Flores, una ragazza che frequenta la loro stessa scuola, e non sapendo come farsi notare da lei chiede a Ellie di aiutarlo a scrivere una lettera a Ester per rivelarle i suoi sentimenti, promettendo di pagarla per ogni lettera. Ellie, inizialmente contraria alla cosa decide comunque di accettare dopo aver scoperto di essere indietro con il pagamento delle bollette. Da una sola, quasi innocente lettera, nascerà invece qualcosa che né Paul né Ellie avrebbero mai immaginato.
Il rifiuto dei cliché
L’Altra Metà non è tanto una storia d’amore, quanto più una storia di crescita interiore e amicizia. Certo, l’amore c’è ed è palpabile in ogni singola scena, ma la regista sceglie di focalizzarsi sulle relazioni che i personaggi intrecciano fra di loro e su un cambiamento per nulla drastico totalmente fedele ai personaggi, rifiutando ogni sorta di cliché.
Ellie Chu, la protagonista del film, è un personaggio semplicemente splendido. Alice Wu ricicla il cliché dell’adolescente sola senza amici e con un passato triste alle spalle rivoluzionandolo completamente. Certo, non manca il giocatore di football in questa storia, ma anche questa volta il cliché viene evitato magistralmente. Perché non solo la nostra Ellie non si innamorerà di lui, trasformandosi nella ragazza popolare che per qualche strana ragione tutti nelle commedie romantiche vogliono essere, ma questa volta, la nostra protagonista è lesbica. E essere gay in una cittadina molto religiosa come Squahamish non è sicuramente qualcosa che qualcuno vorrebbe rivelare a tutti. Inoltre, anche Peter è esattamente l’opposto di ciò che siamo stati abituati a vedere ogni qualvolta un giocatore di football comparisse in un film. Peter è timido, impacciato e di poche parole e il suo sogno è cucinare, continuando – e rivoluzionando – l’attività di famiglia. Aster Flores, anche lei un altro cliché riciclato da centinaia di altre commedie romantiche, in perfetta linea con il film stravolge il percorso narrativo che tutti ci saremo aspettati da lei, scegliendo una strada in salita ben diversa dal futuro che già a inizio film sembrava ormai scritto per lei.
Un film di crescita
Il vero protagonista del film, il filo conduttore di tutto è il rapporto che nasce fra Ellie e Peter, un rapporto mai banale e totalmente inaspettato. Un rapporto che determina la crescita interiore di questi due personaggi così diversi fra di loro che le parole hanno deciso di far incontrare. Le parole e la loro forza, elemento chiave di tutto il film, riescono a creare legami fra tutti i protagonisti, riunendo Ellie, Peter e persino Aster in un cerchio perfetto.
L’Altra Metà è un film che merita di essere visto. La sua leggerezza genuina amalgama la storia di Ellie Chu senza però nascondere una profondità che all’inizio non avremmo mai attribuito a una commedia romantica targata Netflix.
Sara