LA FAVORITA

“Il favore è un vento che cambia spesso direzione.”

La favorita è un film del 2018 per la regia di Yorgos Lanthimos, presentato in concorso alla 75 edizione della Mostra internazionale del cinema di Venezia.

La storia prende ispirazione dagli ultimi anni di vita della regina Anna Stuart e si concentra sul rapporto morboso e dipendente di quest’ultima  con la duchessa di Marlborough, e della rottura che si verrà a creare fra di loro con l’arrivo della cugina di Sarah: Abigail Masham.

Eva contro Eva alla corte di Gran Bretagna

Un gioco di potere e di ruoli capovolti quello che vedrà scontrarsi Sarah Churchill “Duchessa di Marlborough” e sua cugina Abigail, per i favori della regina Anna che ormai malata e costretta a letto con la gotta  desidera solo essere amata.

Un gioco fatto di tradimenti e  crudeltà che si rivela essere  un mero  espediente per soddisfare i desideri di ognuna.

Sarah Churchill devota amica della regina fin dall’infanzia, divenuta col tempo  sua amante e consigliera, approfitta di questo suo  privilegio per manipolare la regina nelle proprie decisioni politiche.

Ma questo suo amore per il proprio paese verso la fine del film le si ritorcerà contro.

Abigail Masham invece venuta a palazzo per sfuggire agli abusi subiti in passato. Inizia pian piano la sua scalata al potere quando capisce che grazie alla sua bellezza e alla sua capacità di persuasione può facilmente ingraziarsi i favori della regina, iniziando a creare una rottura tra  Anna e Sarah.

Tre donne per tre attrici fantastiche

Lode alla straordinaria bravura delle tre attrici protagoniste:

Olivia Colman che ritroviamo nel ruolo di una regina grottesca e capricciosa; Emma Stone, crudele e bellissima (in una delle sue migliori interpretazioni) nel ruolo di Abigail e Rachel Weisz nel ruolo della fredda e devota Sara Chuchill.

Grazie a una grande sceneggiatura il film risulta essere un miscuglio perfetto di pellicola in costume e black comedy. Due elementi che si incontrano perfettamente al’ interno di dialoghi frizzanti e crudeli.

Lanthimos è riuscito perfettamente a raccontarci il ruolo di queste tre donne che hanno toccato a modo loro ognuna uno stralcio di potere per poi perderlo e prenderne coscienza  in modo molto evocativo nell’ultima scena del film. In cui vediamo la rappresentazione del dolore di queste donne ormai rinchiuse ognuna nel loro inferno personale.

Voto: 9/10

Irene

Irene

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