A settembre su Netflix si è unito al catalogo Netflix “La duchessa”, film del 2008 diretto da Saul Dibb e che vede come protagonisti Keira Knightley, Ralph Fiennes e Hayley Atwell.
Trama
Basato sulla vera storia della Duchessa del Devonshire, il film inizia con una giovanissima Georgiana che scopre andrà in sposa a William Cavendish, il Duca del Devonshire; esaltata all’idea di sposarsi con un uomo così, apparentemente, facoltoso, Georgiana inizia il matrimonio piena di speranze, che verranno a poco a poco deluse. La sua idea di matrimonio romantico non corrisponde a quella del marito, che vuole da lei solo ed esclusivamente un figlio maschio, il quale sembra non voler arrivare. E mentre la popolarità della Duchessa del Devonshire aumenta, fino a fare di lei una vera e propria icona di stile in Inghilterra, la sua vita personale sembra andare a rotoli e la situazione peggiorerà quando scoprirà che la sua unica amica è anche l’amante prediletta del marito. Però la vita sembra avere in serbo altre sorprese per lei: all’improvviso arriva in città Charles Grey, un suo vecchio amico per il quale Georgiana provava sentimenti che andavano oltre la semplice amicizia e che scoprirà essere ricambiati. Potranno questi sentimenti restituirle un po’ di quella felicità che ormai sembra aver perduto per sempre?
Una storia fuori dal suo tempo
Guardando “La duchessa” e, in generale, leggendo la storia di Georgiana Spencer sembra quasi impossibile che tutto questo sia successo davvero nel ‘700. La Duchessa del Devonshire era una donna che andava controcorrente: in un’epoca in cui le donne non avevano diritti e dipendevano in tutto e per tutto dal marito, lei non solo si afferma come un’icona di stile, sorpassando di gran lunga la popolarità del marito e guadagnandosi l’ammirazione di tutta l’alta società, ma fugge anche per un periodo di casa, convivendo per un po’ con l’amante.
Costretta a tornare dai ricatti del marito, Georgiana darà alla luce una figlia illegittima, che verrà comunque adottata dalla famiglia del suo amante e accetterà una strana relazione a tre: infatti, dopo essersi resa conto che il marito è davvero innamorato di Bess, la sua amica divenuta poi l’amante del Duca, darà la sua benedizione alla loro frequentazione e accetterà che la donna viva con loro.
Se questa decisione sia stata una sua libera scelta o meno non ci è dato saperlo: nel film Georgiana comprende i veri sentimenti che legano il marito e l’amica e decide di lasciarli vivere il loro amore. Non possiamo sapere quanto ciò corrisponda alla realtà, ma se è così questo denota una grande apertura mentale da parte sua.
Tuttavia a ciò si lega una fortissima discriminazione nei suoi confronti poiché, mentre il marito può vivere felice con la donna che ama, lei non può fare lo stesso poiché un uomo non può accettare di dividere la propria moglie con qualcun altro. E lei, poiché totalmente dipendente dal marito che le impedisce di divorziare, deve accettarla per forza. Pertanto il confine tra vittima ed eroina è davvero molto sottile.
Violenze domestiche
Un altro tema che appare evidente nel film è quello delle violenze domestiche. In quell’epoca il marito aveva potere illimitato nei confronti della moglie e questo veniva mostrato spesso sotto forma di violenze fisiche e psicologiche, che andavano dalle minacce di non rivedere più i figli allo stupro. In una scena a dir poco straziante il Duca del Devonshire stupra la moglie, che non può ribellarsi in alcun modo poiché la violenza avviene all’interno del matrimonio. E così Georgiana si ritrova costretta a tacere questa situazione poiché, dal punto di vista legale e morale dell’epoca, non ha subito alcuna violenza poiché la moglie doveva adempiere ai suoi doveri coniugali, poco importa se fosse o meno consenziente.
Il risultato di ciò, nel film, è una scena terribile in cui le urla di Georgiana risuonano in tutta la casa, spaventando le sue figlie, che in qualche modo entrano per la prima volta in contatto con la brutalità dei matrimoni dell’epoca.
Voto: 8/10