Nelle sale dei cinema di tutta Italia è possibile vedere Inside Out 2, il secondo film della saga Pixar che dà forma e vita alle emozioni delle persone, raccontando quindi il lato interiore degli esseri umani.
NUOVE EMOZIONI
Con il tempo abbiamo imparato a conoscerle e ad amarle così come sono. Con i loro pregi e difetti, così come loro fanno con la loro piccola Riley. Sappiamo che i cambiamenti non piacciono a nessuno – o quasi – e ovviamente anche per le emozioni di Riley vale lo stesso.
All’inizio è difficile accettare i cambiamenti, anche per Riley è stato così, ma con il tempo bisogna accettarli e convivere con essi. L’Ansia, ad esempio, è quella che spaventa tutti. Con la pubertà Riley scopre nuove emozioni che prima non conosceva, e di cui non aveva bisogno.
Lo stesso vale per noi, ed è facile quindi immedesimarsi in questo cartone. Nel primo film abbiamo provato la malinconia dell’essere bambini, le gioie dei personaggi immaginari e gli scherzi con mamma e papà. Nel secondo film, invece, vediamo la realtà a cui ogni giorno siamo sottoposti.
“Forse è quello che succede quando si diventa grandi…si perde la gioia”
L’emozione che ha colpito tutti è senza dubbio Ansia. È un po’ triste pensare quante persone si siano sentite rappresentate da questo cartone, e quanto invece allo stesso tempo abbia fatto bene a chi soffre di attacchi di ansia. Sentirsi rappresentati è ciò che alla Disney riesce meglio: inclusione è diciamo la loro parola chiave.
Il primo film ha senza dubbio lasciato dentro di noi un senso di malinconia e nostalgia, nel secondo ci lascia un motivo per apprezzare noi stessi, amare le nostre emozioni e cercare di capirle il più possibile.
Non c’è niente di male se in alcuni momenti proviamo un senso di ansia che non sempre riusciamo a spiegare, a volte va bene così. A volte invece possiamo farci aiutare. Quello che non dobbiamo mai dimenticare è che noi e quello che proviamo non sono mai sbagliati.