Tratta dal romanzo grafico di Charles Forsman, I AM NOT OKAY WITH THIS è una serie tv statunitense del 2020, creata da Jonathan Entwistle, già regista di The End of the F***ing World, e dai produttori di Stranger Things. Protagonista della serie è Sophia Lillis, che sembra essere nata per interpretare personaggi ricoperti di sangue dalla testa ai piedi, accompagnata da Wyatt Oleff e Sofia Bryant.
Dear diary – go fuck yourself
Una noiosa diciassettenne bianca
Sydney Novak, la protagonista della serie, è, esattamente come lei si definisce “una noiosa diciassettenne bianca” schiva, ribelle e introversa che cerca di fare ordine nella sua vita che poco si addice a una noiosa diciassettenne bianca. Syd vive con la madre e il fratellino Liam, e come il resto della sua famiglia, cerca di ricostruire i pezzi in seguito al suicidio del padre meno di un anno prima senza nemmeno un biglietto di addio.
Il vero problema di Syd, come se una famiglia ancora a pezzi e l’esistenza del liceo non bastassero, sono però i suoi superpoteri. Poteri che si manifestano nei momenti peggiori, momenti in cui tutti vorremo essere esclusivamente dei comuni esseri umani. Poteri che Syd non ha idea di come controllare.
Syd però nonostante un rapporto disastrato con la madre, può comunque contare su Dina, la sua unica amica e il suo estremo opposto, e su Stanley, il suo vicino di casa unico nel suo genere, nonché unica persona a conoscere il “piccolo” segreto di Syd.
Un teen drama con i fiocchi
Merito forse dei creatori, che di teen
drama se ne intendono, I AM NOT OKAY WITH THIS non solo soddisfa le
aspettative, ma riesce anche a superarle in solo 20 minuti per episodio,
riuscendo là dove altre serie con un immenso potenziale hanno fallito.
Elemento chiave della serie sono i suoi personaggi. Syd Novak rappresenta quella fetta di adolescenti che molte serie amano romanticizzare e che altre presentano invece come il prototipo negativo, quello che nessuno aspira a essere e che alla fine o sparisce o si trasforma magicamente nella persona più popolare del liceo trovando finalmente quel barlume di felicità che tanto sembrava mancargli. Syd, nella sua imperfezione, è perfetta – soprattutto grazie al talento di Sophia Lills che sembra nata per questi ruoli – ma è soprattutto autentica. E essere autentici in un mondo come questo non è sicuramente un’impresa fattibile.
I don’t know exactly how to describe the way I feel when I’m around Stan. I only know I feel a little less weird.
Stan, come lei è unico nel suo genere, ma la dove Syd è scontrosa, lui cerca invece di accoglierla nel suo mondo e farla sentire a casa, impresa piuttosto ardua visto che Sydney non è in grado di sentirsi a casa nemmeno quando la casa in questione è la sua.
I felt super awkward. Like everyone would look at me. But you know what? The only one looking at me was Dina.
Dina è la migliore, nonché unica amica di Syd. A differenza di Stan, Dina è l’esatto opposto di Syd, un raggio di sole perennemente impegnato a irradiare felicità. Fortunatamente per Syd, Dina è anche l’unica pillola della felicità che funziona con lei. Il rapporto fra Syd e Dina è sicuramente una delle ragioni per iniziare la serie, considerando quanto Syd sia in grado di sentirsi a suo agio nella propria pelle per la sola ragione di avere Dina accanto.
Mind Blowing
Con una protagonista come Sydney Novak, I AM NOT OKAY WITH THIS non poteva che non essere una serie inaspettata e che si conferma tra le migliori cose sfornate da Netflix in questo anno che di drastico sembra avere tutto.
Per ora si sa ancora poco, però sembra che una seconda stagione sia nei piani di Netflix, sempre che per qualche strana ragione non decida invece di cancellarla come già successo con altre serie tv che trasmettevano messaggi seri e positivi.
Quindi, se siete alla ricerca di
qualcosa di “leggero” e veloce da guardare in questo periodo di apocalisse
imminente e isolamento forzato, I AM NOT OKAY WITH THIS potrebbe fare al
caso vostro.
Voto: 9
Sara