GOODBYE ORANGE IS THE NEW BLACK

È sempre difficile dire addio ad una serie. Venerdì scorso, il 26 luglio, è finita una delle serie migliori in circolazione. La serie, iniziata nel 2013, è finita dopo 7 stagioni, con un totale di 91 episodi.

DOVE ERAVAMO RIMASTI

La sesta stagione era iniziata facendoci vedere che le detenute erano state trasferite nella prigione di massima sicurezza dopo la rivolta avvenuta a Litchfield. Dopo una serie di avvenimenti, vediamo che Taystee è stata condannata all’ergastolo per un crimine che non ha commesso, l’omicidio di Piscatella. Piper, dopo il matrimonio con Alex, viene rilasciata in anticipo. Infine, Blanca, invece di essere rilasciata come aveva pensato, viene mandata all’ICE.

UNA STAGIONE PIENA DI EMOZIONI 

Questa ultima stagione è stata una stagione più di lacrime che risate. Come ben sappiamo la serie cerca di far vedere la realtà dell’ambiente penitenziario e le detenute vengano trattate come se fossero animali. Questa stagione, anche se è l’ultima, ha continuato a rappresentate perfettamente le reali e terribili condizioni in cui vivono. Proprio per questo, per mantenersi veritiera, la serie non regala a tutti i personaggi un finale felice. Questo, sicuramente, anche se da un lato ci lascia tanta amarezza, dall’altro è quasi apprezzabile, in quanto non è in nessuna maniera quello che ci saremmo potuti aspettare.

Questa ultima stagione ha ricoperto il tema dell’immigrazione e della rilevanza e importanza che l’ICE detiene sulle detenute, tanto da poter rovinare loro la vita. Tutto ciò spezza davvero il cuore se pensiamo che cose del genere accadono e stanno accadendo anche adesso. Un esempio di scena particolarmente toccante è quando i bambini, figli di immigrati, vengono interrogati dalla giudice come se fossero dei piccoli adulti, con la consapevolezza e tutta quella responsabilità che non spetterebbe ad un bambino portare sulle spalle.

GOODBYE ORANGE IS THE NEW BLACK

Dopo che ho finito di vedere l’ultima puntata sono rimasta seduta per 10 minuti in silenzio per assorbire la notizia che questa serie fosse davvero finita e che non avremo più una nuova stagione. Una notizia che ti fa spezzare il cuore perché è una delle poche serie con personaggi maggiormente femminili, che cerca di rappresentare al meglio ogni tipo di donna e quindi in cui la diversità è un fattore che non viene trascurato. Tuttavia, il finale è riuscito a soddisfarmi, nonostante i pianti, le risate, ha dato una conclusione più che giusta ad una serie molto amata.

 NON È FINITA COSÌ

La serie lascia il segno con la Poussey Washington Fund, una campagna che aiuterà gli ex detenuti a riadattarsi alla vita nel mondo esterno. L’iniziativa sostiene otto gruppi di difesa preesistenti senza scopo di lucro, con particolare attenzione alla riforma della giustizia penale, ai diritti degli immigrati, alla fine dell’incarcerazione di massa e al sostegno delle donne colpite. Quindi nonostante tutto la serie è riuscita davvero a lasciare il segno.

Orange forever. 

Asha

Asha

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