DUMPLIN’: UN FILM A FORMA DI NOI

Tutti sono pronti per la prova costume se hanno un costume addosso

Il 3 Maggio è uscito il nuovo film targato Netflix che vede come protagoniste una strepitosa Jennifer Aniston e un’agguerrita Danielle Mcdonald, che oltre a donarci un incredibile performance nello sviluppo caratteriale dei personaggi, formano un’accoppiata madre/figlia vincente. In tutti i sensi.

LA BELLEZZA E I SUOI STANDARD

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Willowdean è cresciuta con due ideali di bellezza molto diversi: da una parte la madre, reginetta di bellezza pluri premiata, amatissima; dall’altra la zia, che ha sempre accettato il suo corpo per quello che era. Tuttavia, quando la zia viene a mancare, Willowdean, nonostante sia del tutto contraria ai concorsi di bellezza, decide di partecipare a quello tenutosi nella sua città. Così facendo sfiderà gli standard di bellezza della società. Allo stesso tempo, però, si metterà in gioco, riscoprendo il suo vero valore e il vero significato di bellezza.

Dumplin’ fa esattamente quello che vuole fare la protagonista durante il film. Lancia una sfida, una sfida ad una produzione cinematografica prettamente basata su eroi e eroine magre, che rappresentano determinate caratteristiche che, nella nostra società, sono considerate ‘la norma’. Questo film vuole rompere questo preconcetto. Non esiste un corpo ‘normale’, esistono persone tutte diverse tra loro, che hanno pensieri, emozioni diversi, che agiscono secondo valori differenti. Dumplin’ non solo fa il tifo per aprire la porta a chi è stato escluso dalle rappresentazioni cinematografiche per moltissimo tempo, ma si mette in prima fila. Donandoci, così, qualcosa di fresco e finalmente innovativo.

UN PERCORSO DI ACCETTAZIONE PARTICOLARE

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Il film, incentrato appunto sulla vita di una teenager, vuole raccontare la storia dal suo punto di vista. Non è gelosa delle altre ragazze, ma pensa come sarebbe la sua vita se fosse magra. Non odia il suo corpo, ma si chiede come possa piacere a qualcuno se in sovrappeso. Il suo peso non è messo davanti a tutto, ma si rende conto come questo sia fatto da tutti gli altri. Perfino io, in questa recensione, ho dovuto sottolinearlo. Ho dovuto perché questo film da un messaggio importante, ma sofferto. La società rimarrà sempre quella che è, possiamo combatterla, possiamo ribellarci, ma detterà comunque degli standard di estetica che inconsciamente sono a noi trasmessi e da noi adottati. Tuttavia, quello che davvero possiamo cambiare è la percezione che noi abbiamo di noi stessi.

Essere in sovrappeso è stata una delle cose peggiori della mia vita, lo è ancora per molti versi. Ogni tanto penso di essere più sicura di me, ma non lo sono mai. A volte credo di aver accettato completamente quella che sono, ma non lo faccio mai. Questo perché nessuno è in grado di accettarsi interamente, siamo tutti imperfetti. Perché non è la forma di un corpo che fa una persona ‘normale’, è il suo essere imperfetto, è il suo fare errori, è il suo essere completamente diverso dagli altri. Quindi mi chiedo, c’è effettivamente qualcosa di male in questo? Beh, Dumplin’ sicuramente semplifica la risposta, in quanto è data in bella vista.

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A tutti i ragazzi e le ragazze che non si sentono a loro agio nel proprio corpo. You got this.

Quello che ci circonda inevitabilmente ci condiziona, anche se poniamo resistenza, anche se facciamo di tutto per non cadere nella trappola. Quindi quando il mondo cercherà di definirci usando i propri termini, creiamone di nuovi.

This is me. Back me up or back the fuck out.

Benny

"I believe in the power of words"

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