CHIAMATEMI ANNA – terza stagione

La terza, e purtroppo per ora anche ultima, stagione di Chiamatemi Anna è finalmente disponibile su Netflix. La serie canadese ideata e sceneggiata da Moira Walley – Beckett chiude con il botto, superando di gran lunga le prime due stagioni e confermandosi come una delle migliori serie prodotte negli ultimi anni.

La conclusione che tutti ci meritavamo

Nonostante faccia ancora male ammetterlo, e sia ancora difficile da credere, la terza stagione rappresenta il capitolo conclusivo di quell’avventura che è stata la vita di Anne Shirley – Cuthbert, la parola fine a una serie che sarebbe potuta andare avanti tranquillamente per un altro paio di stagioni. Purtroppo Netflix non si smentisce mai, e aggiunge anche questo gioiellino di serie alla lunga lista di serie tv cancellate senza potersi considerare completamente terminate.

Perché abbiamo bisogno di una Quarta Stagione

La risposta è piuttosto semplice. Perché nessuna serie, o comunque relativamente poche, sono state in grado di fare quello che Chiamatemi Anna ha fatto per ben tre stagioni e a trasmettere in maniera così diretta messaggi, che a distanza di 100 anni dall’ambientazione della serie, risultano ancora attuali e materia di dibattito.

E tutto questo riesce in maniera impeccabile, proprio perché protagonisti della serie sono dei ragazzi fermi in quell’equilibrio precario che è il passaggio verso il mondo degli adulti. E, attraverso gli occhi di ragazzi di sedici anni, il mondo appare sicuramente più bello e colorato ma è grazie alla loro ingenuità che vediamo con chiarezza quanto marcio si nasconda ovunque.

Io non ho nulla da temere per questo sono così potente

Un ringraziamento speciale per questa stagione va sicuramente a chi ha scelto i titoli per ogni puntata, perché non avrebbe potuto fare un lavoro migliore.

Tematica principale, nonché filo conduttore di tutte e 10 le puntate di questa stagione, è quello dei diritti delle minoranze. Fin dalla prima stagione, è chiaro quanto poco le donne valessero ad Avonlea, con la seconda alle donne si uniscono anche le persone di colore e infine, con la terza, ci viene presentata la difficile situazione degli indiani, dei nativi che vivevano in Canada da ben prima che i coloni arrivassero.

Le tre stagioni non sono altro che un gran bello schiaffo all’uomo bianco e al patriarcato da lui professato come una religione. Netflix, se stai cercando un’altra ragione per rinnovare Chiamatemi Anna, eccotela.

Puntata dopo puntata, vediamo i diritti di tutti coloro che non rientrano nel club esclusivo dell’uomo bianco venire silenziati, bruciati davanti ai loro occhi come se non valessero niente. Ed è bello sapere come oggi, nel 2020, nulla sia cambiato. Proprio come nel 1899, quando qualcuno alza troppo la voce, nella speranza di farsi sentire, c’è sempre qualcun altro di più potente pronto a zittirla.

Ma non Anne, lei in un modo o nell’altro trova sempre il modo di farsi ascoltare e forse, se oggi più persone fossero come lei il mondo sarebbe sicuramente un posto migliore.

Women Power

“It seems to me that my destiny is to be the Bride of Adventure. I expect you approve, becuase you’ve sent me on so many now that I’ve quite developed a taste for them. Rest assured, this isn’t a capitulation. Because I’m not… an ideal beauty for many suitors or even just one

La serie non vede solo come protagoniste le donne, presentate in tutte le sfumature possibili, ma è anche stata creata, ideata e prodotta da una donna e si basa ovviamente su una serie di libri scritti da una donna. Più serie come questa per favore. Più serie in grado di presentare personaggi femminili scritti da una donna e non stereotipati da un gruppo di uomini “esperti”.

Come se questo non bastasse, un intero episodio è stato dedicato completamente alla donna, condannando attraverso le parole di una ragazza di sedici anni una tradizione millenaria che vede la donna solo come un oggetto utile solo per soddisfare i bisogni maschili.

Per quanto riguarda la rappresentazione di personaggi femminili, che a differenza di praticamente tutte le serie in circolazione, non vengono mai sessualizzati nemmeno per un solo secondo, Chiamatemi Anna si conquista il primo posto. Ovviamente Netflix ha dovuto cancellarla.

Quindi, guardate Chiamatemi Anna perché merita davvero tutto il successo che purtroppo non sta ricevendo, Ma soprattutto perché è una serie unica, proprio come la sua protagonista a cui non è facile non affezionarsi. Guardatela perché è una serie in cui tutti trovano il loro spazio, una serie coraggiosa in grado di trattare tematiche che sono ancora un taboo con una delicatezza rara.

Nella speranza che questa non sia davvero l’ultima stagione, guardate Chiamatemi Anna perché è il miglior rimedio alle menti piccole e ai maschietti dall’ego fragile che oggi sembrano andare tanto di moda.

Voto: 9.5/10

Sara

Sara

One thought on “CHIAMATEMI ANNA – terza stagione

  1. Chiamatemi Anna è semplicemente meraviglioso!
    Dopo tanto tempo una realizzazione che ricorda i capolavori del passato della RAI e della BBC
    Tutto è perfetto, dalla scelta degli attori ai contesti in cui i perdonaggi svolgono la loro esistenza.
    I dialoghi danno l’idea della veridicità delle situazioni e ci fanno provare emozioni forti.
    Splendide le scenografie e l’abbigliamento di tutti i personaggi!
    Già dalla sigla di apertura si percepisce che stai per vedere qualcosa di bello!
    E ti accorgi che è bello perché i personaggi entrano a far parte della tua vita lasciandoti qualcosa, non solo emozioni ma anche spunti di riflessione.

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