Verso la fine del film si dice che Carol è solo un’umana, come se fosse un difetto essere umani, provare dei sentimenti e a volte lasciarsi guidare da loro e l’ironia è proprio che sarà questa sua umanità a renderla ancora più forte. Carol Danvers è un’umana che cade, si rialza, che non molla mai, che non pretende di essere salvata, che non si appoggia totalmente sui suoi poteri, un’umana che, permettetemi di dirlo, farà il culo a Thanos: ecco a voi Captain Marvel, signore e signori.
Finalmente è uscito nelle sale! Questo film, più che atteso, ha aperto le danze per questo 2019 e la Marvel lo ha fatto decisamente in grande stile. Se ne parlava ovunque e purtroppo non sono mancate neanche le critiche riguardo alla scelta dell’attrice premio Oscar Brie Larson, per non dimenticare le critiche riguardo al fatto che nei poster Carol non sorridesse, ma piccolo spoiler: nel film ride pure.
A HER(O)
Se non siete corsi a vedere il film il 6 marzo cosa state aspettando? Captain Marvel è il film che apre moltissime porte alla Marvel ed è decisamente una svolta innovativa che in questo mondo un po’ (troppo) maschilista ci sta perfettamente. Finalmente vediamo una donna prendere in mano la situazione e salvare il mondo. Ricordiamoci inoltre che, oltre ad essere incentrato interamente su un personaggio femminile, il film è anche diretto da una donna, Anna Boden (scusa Ryan Fleck).
Heroes. Noble warrior heroes
Non so voi, ma io avevo aspettative altissime e uscendo dalla sala mi sono resa conto di quanto questo film sia importante. Riprendendo un po’ lo stile di Captain America, rivediamo una giovane donna scoprire i suoi poteri lentamente, esitante, perchè in realtà Carol prima di essere un supereroe è stata una bambina, una ragazza, una donna come tutte noi. Insieme a lei rivediamo piccoli frammenti di quella che era la sua vita prima di essere portata su Hala, il pianete dei Kree, una vita che Carol non si ricorda ma che sarà molto importante per lei, una volta ritornata sulla Terra, tant’è che il film poi prenderà una piega inaspettata.
LA MARVEL COME LA CONOSCIAMO, SE NON MEGLIO
Se cercate l’azione sicuramente l’avrete, ma preparatevi anche ad un film che porta sul grande schermo il tema dell’amicizia. Un’amicizia tutta al femminile quella tra Carol e Maria (Lashana Lynch) che ci insegna a non mollare mai, a seguire i nostri sogni, ad essere forti sempre, anche da soli, perchè non abbiamo bisogno di qualche armatura o potere per essere forti, quando la nostra forza viene dal cuore. Carol è un personaggio che ammirerete per la forza e la determinazione con cui non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e sicuramente sarà un bellissimo esempio per molte persone e bambine.
I’m kind of done with you telling me what I can’t do.
Captain Marvel apre la strada, senza ancora saperlo, agli Avengers per come li conosciamo noi. Ambientato negli anni ’90, questo film spiega molte cose che erano state lasciate in sospeso o che magari meritavano di essere approfondite, come ad esempio il personaggio di Nick Fury (il caro e non così vecchio Samuel L. Jackson). Da un punto di vista totalmente diverso, Fury ci appare più ironico, sicuramente meno preoccupato per il futuro dell’umanità, con un occhio in più e in compagnia di Goose.
Non dovremo aspettare ancora molto per vedere cosa ha in servo per noi la Marvel e Carol, ma ci viene spontaneo domandarci se sarà lei a porre fine a questa guerra contro Thanos e a salvare il futuro degli Avengers. Una cosa è sicura, e lo dice anche Fury, Carol è solamente l’inizio di quella che sarà una nuova era per la Marvel e per i supereroi in generale e noi saremo qua ad aspettarli.
Voto: 9.5/10
Mels