Canto di Natale

Qualche mese fa, Benedetta propose di dare vita ad una sezione aperta a tutti dedicata alla discussione di un libro, scelto in base alla maggioranza delle preferenze. Verso novembre abbiamo deciso che il primo post sarebbe stato su “Canto di Natale”, dato l’avvicinarsi delle festività.
Per ovvi motivi, non è stato più pubblicato nulla.
Tuttavia, dato l’entusiasmo mostrato da noi e da ragazze facenti parte del gruppo creato appositamente, noi amministratrici abbiamo deciso di continuare questo nostro progetto. E chissà, magari sarà un modo per sentirci ancora più vicine a lei, come se non ci avesse veramente lasciate.

Canto di Natale – A Christmas Carol.
Charles Dickens, 1843.

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Libro conosciuto ai più con il nome A Christmas Carol, è uno dei romanzi più conosciuti dello scrittore inglese Charles Dickens.
Grazie alla sua popolarità, esistono numerose serie tv e adattamenti cinematografici dell’opera. Uno dei più famosi è senz’altro la versione animata ideata dalla Disney nel 2009, in cui Jim Carrey interpreta Scrooge e i tre fantasmi.

Canto di Natale rappresenta una critica articolata alla società vittoriana del tempo. Scrooge, infatti, incarna il materialismo che prevale su ciò che conta davvero secondo l’autore: l’amore, il conforto degli uni verso gli altri e la bontà d’animo. Un altro aspetto rilevante dell’opera fantastica è l’impegno nella lotta alla povertà, allo sfruttamento minorile e all’analfabetismo, dilaganti e tipici di quell’epoca, come risultato alla Poor Law.

Ma Canto di Natale non è solo una grande invettiva alla società. Infatti, Dickens ha scritto probabilmente una delle più famose e commoventi storie sul Natale nel mondo. La favola racconta la storia di un uomo d’affari egoista ed avaro, Scrooge, che trascura la famiglia e ed è incapace di apprezzare le piccole cose. Tornando a casa, incontra tre fantasmi che incarnano gli spiriti del Natale passato, presente e futuro. Essi aiuteranno Scrooge nel percorso di redenzione, che lo porterà a pentirsi dei propri atti egoistici e maligni. Ma, soprattutto, giocheranno un ruolo chiave nel fargli comprendere l’importanza delle piccole cose.

E ora, spazio ai commenti!

Libro decisamente interessante, in grado di offrire uno spaccato accurato e molto dettagliato della società vittoriana. Nonostante sia dedicato ad un pubblico ampio e dalle età più disparate, ritengo non si riesca a cogliere ogni sfumatura a fondo se non dalla tarda adolescenza in poi. Si tratta di un’opera che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita. Potrebbe, ovviamente, non piacere: d’altronde, ognuno ha i propri gusti. Tuttavia, bisognerebbe dargli una possibilità, se non altro per godersi il piacere della scrittura di Charles Dickens e perdersi in essa.

E voi? Se vi va di condividere la vostra opinione in merito non esitate ad utilizzare il box commenti!

Ilaria

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