Non penso ci sia un attore che più di tutti abbia condizionato questo 2019 come Adam Driver, comparso in ben quattro pellicole, durante il corso dell’anno.
Adam Driver non è solo una riconferma attoriale del 2019, ma in giorni come questi in cui è consuetudine stilare liste dei migliori film e attori che hanno condizionato di più questi ultimi anni, appare evidente che rientra perfettamente nella lista dei migliori attori dell’ultimo decennio.
Attraverso un viso e un fisico che fuggono dai canoni classici di bellezza di Hollywood, ma che riescono comunque ad attrarre in modo maniacale lo spettatore. Driver è in grado di entrare completamente in una parte, dando tutto se stesso al personaggio.
GIRLS
Tutto ebbe inizio con un casting da parte di Lena Dunham per la sua serie HBO “Girls”, per il ruolo di Adam Sackler. Giovane ragazzo fidanzato della protagonista, interpretata dalla Dunham, falegname e aspirante attore. Questa è il vero primo ruolo di Adam Driver a dargli una certa notorietà, interpretando il personaggio di Adam per ben 4 stagioni
Un buon motivo per recuperare la serie?
Adam Driver è perennemente mezzo nudo, ma a parte gli scherzi è un ottima serie per approfondire le donne della generazione x.
HUNGRY HEARTS
Hungry Hearts può essere considerato il film che fece accorgere alla critica l’immenso talento di Adam Driver. Pellicola di Saverio Costanzo, con protagonisti Driver e Alba Rohrwacher, il film si concentra su una giovane coppia che si conoscono, si innamorano e vanno a vivere insieme.
Lui americano, lei italiana i due dopo qualche tempo scoprono di aspettare un bambino, da lì partirà un ossessione da parte di lei verso il voler preservare il proprio figlio dal mondo esterno, nutrendolo solo con frutta e ortaggi coltivati sul balcone.
Attraverso un vortice di emozioni che sfociano nell’orrore verso la fine del film, questa pellicola ha premiato Adam Driver come miglior attore alla mostra internazionale del cinema di Venezia.
STAR WARS – VII- VIII- IX
Star Wars è stata la svolta definitiva per la carriera di Driver di questi ultimi anni, grazie al ruolo del tormentato Kylo Ren, il figlio di Han Solo e della principessa Leia passato al lato oscuro della forza. Un personaggio tridimensionale, in constante lotta tra il bene e il male, tra il suo presente e i suoi antenati. Lo ritroviamo all’inizio di questa nuova trilogia alla guida del primo ordine apprendista del leader supremo Snoke, con indosso una maschera molto simile a quella indossata da Darth Veder.
In questi ultimi giorni si è conclusa la saga degli Skywalker con l’uscita di episodio IX nei nostri cinema, e nonostante le grandi opinioni controverse sulla pellicola, una cosa possiamo tutti affermare; grazie Adam Driver per aver portato in scena un personaggio magistrale come Ben Solo.
SILENCE
Ed è nel 2016 che per Adam arriva l’incontro con un regista del calibro di Martin Scorsese. Silence forse uno dei film più personali del regista che vede due giovani gesuiti (interpretati in maniera magistrale da Andrew Garfield e Adam Driver) intraprendere un viaggio alla ricerca del loro mentore padre Ferreira, che missionario in Giappone, ha fatto apostasia e si è convertito allo stile di vita giapponese.
Un film complesso, fatto di silenzi e riflessioni, pone interrogativi non risposte ma che arriva dritto allo scopo di colpire lo spettatore attravero la sola e vera fede di Scorsese: Il cinema.
BLACKkKLANSMAN
Il film di Spike Lee è arrivato come un tornado alla cerimonia degli Oscar dell’anno scorso, aggiudicandosi il premio per la migliore sceneggiatura non originale. La pellicola di Lee che si pone come black comedy in realtà è una affresco molto lucido della società di oggi e di quella di ieri. Arriva dritta al punto senza spaventarsi, non ha paura di nulla, e lo dimostrano gli ultimi minuti del film in veniamo sbattuti dagli anni 70 ad oggi, come un vero pugno nello stomaco veniamo messi di fronte a quella realtà che in molti ancora si ostinano di non vedere.
Adam Driver interpreta il poliziotto Flip Zimmerman partner del personaggio di John David Washington, infiltrato nel gruppo KKK e costretto a negare la sua appartenenza ebrea, il personaggio di Driver è la controparte perfetta per quella di Washington. Creando un duo perfetto, in perfetta sintonia tra loro, entrambi regalando performance straordinarie.
MARRIAGE STORY
“Ama fare il papà, ama tutte quelle cose che di solito si odiano”
Una dei film più belli e intensi di questo 2019, Marriage Story di Noah Baumbach. Ci porta dentro la storia della fine del matrimonio di Charlie (Adam Driver) e Nicole (Scarlett Joansonn) attraverso i loro punti di vista, le loro decisioni, i loro avvocati pronti a tutto per vincere la causa dell’affidamento del figlio. Un film che vive d’interni e su due città profondamente diverse, New York e Los Angeles. Ma la vera punta di diamante sono loro: Adam Driver e Scarlett Johansson, due interpretazioni da Oscar. Perfetti nel trasmettere l’amore che Charlie e Nicole provano l’uno per l’altro e il dolore dell’accettazione che questo non basta per continuare una vita insieme.
Adam Driver segna così forse il suo ruolo migliore , che vinca o no l’oscar nella prossima stagione dei premi. Un ruolo intenso, vero che porta Driver nell’olimpo dei migliori attori della sua generazione.
E con Marriage Story arriviamo alla conclusione dell’analisi di solo alcune delle interpretazioni della carriera di Adam Driver. Un attore poliedrico, sempre pronto a stupire con performance l’una meglio dell’altra.
E che dire speriamo di rivederlo presto.
Irene