Dove la terra trema

Ci sono film che sono resi inquietanti dall’ambientazione, dai personaggi e dalla trama mentre altri non hanno quasi nessuna di queste caratteristiche eppure hanno un’atmosfera che ci fa letteralmente venire i brividi. E “Dove la terra trema” rientra proprio in questa seconda categoria.

Trama

Lucy Fly è una giovane ragazza svedese dal passato misterioso che da ormai 5 anni vive in Giappone, dove lavora come traduttrice. Un giorno nella sua vita entra una ragazza, Lily, che ha deciso di cambiare vita e lasciare il suo lavoro da infermiera negli Stati Uniti per fare la barista a Tokyo, senza sapere una parola di Giapponese; tutto sembra procedere bene finché un giorno Lily scompare misteriosamente e la polizia interroga Lucy, scavando nel suo passato nascosto in cui compare un misterioso ragazzo con il quale lei ha avuto una relazione e che nasconde un grande segreto.

“Dove la terra trema” è un film complesso, misterioso e angosciante sul quale si posa una nebbia di mistero costituita dal passato dei personaggi, che viene fuori lentamente e che nasconde segreti difficili anche solo da immaginare.

I personaggi: Lucy, Lily e Teiji

Lucy è letteralmente distrutta, a pezzi eppure continua ad obbligarsi ad andare avanti, vivendo una vita che non sembra quasi la sua in modo da reprimere il più possibile il dolore del suo passato. È scappata a Tokyo per sfuggire a colpe che non sono davvero sue, ma che la tormentano poiché i suoi errori hanno causato conseguenze troppo grandi per poter essere sopportate e che la opprimono un po’ di più ogni giorno.

Il personaggio di Lily è simile e al tempo stesso completamente diverso da quello di Lucy: lei è andata via dal suo paese perché voleva una nuova vita e non per sfuggire al suo passato, ma alla ricerca di un’avventura. Non si è preparata a lungo come ha fatto Lucy bensì ha preso la decisione in modo quasi impulsivo, senza pensare troppo alle conseguenze o a come sarebbe stato e inoltre lei ha una famiglia che l’aspetta, qualcuno da cui tornare un giorno mentre Lucy non ha nessuno. Eppure entrambe hanno scelto il Giappone e nonostante i motivi che le hanno portate lì sono diversi, Tokyo in qualche modo le ha unite.

E poi c’è lui, Teiji, il personaggio più misterioso di tutti: è un fotografo che non vuole vendere le sue foto, per quanto belle siano e che lavora in un ristorante. Non parla mai del suo passato, se non brevi e sporadici cenni che ci permettono di intuire che lui non è davvero come sembra e che nasconde qualcosa di oscuro.

Ed è proprio lui a rendere inquietante tutto il film: più passa il tempo e più capiamo che cosa sta nascondendo e alla fine abbiamo la conferma di tutti i nostri dubbi e le nostre paranoie si rivelano sensate; è quasi impossibile capire come si comporterà dopo, quale sarà la sua prossima mossa perché è un personaggio troppo complesso e misterioso per poter essere decifrato e lui e Lucy ci tengono incollati allo schermo molto più della sparizione di Lily.

La cura estetica

Il film è molto curato a livello estetico: le inquadrature sono molto belle e studiate nei minimi dettagli e l’ambientazione mescola oriente e occidente in modo perfetto, rendendo il film estremamente realistico. Eppure il tutto è circondato da un aurea di oscurità quasi infinita: tutto è grigio, non c’è quasi mai il sole e la luce sembra non esistere, gli edifici sono scuri e tutti i personaggi, ad eccezione di Lily, si vestono con toni neutri, quasi a voler diventare un tutt’uno con l’ambiente che li circonda.

Il Giappone come luogo di fuga

Il Giappone in questo film ci viene mostrato come il luogo delle seconde possibilità, il posto che ti da una seconda occasione per ottenere la vita che desideri: Lucy voleva allontanarsi il più possibile dagli orrori del suo passato, Lily aveva bisogno di cambiare vita, Bob che sogna di fare il cantante pensa che a Tokyo avrà finalmente la sua occasione e così via. Eppure tutti pian piano si rendono conto che non è così e che il Giappone non è altro che una breve fuga dalla realtà, la quale però torna sempre. E le cose brutte continuano a perseguitarci.

-Anna