DERRY GIRLS – SECONDA STAGIONE

Dopo mesi di attesa, finalmente Netflix ci ha concesso la seconda stagione di Derry Girls. Il cast rimane pressoché immutato, ritroviamo infatti Saoirse-Monica Jackson, Nicola Coughlan, Louisa Harland e Jamie-Lee O’Donnell nel ruolo delle quattro ragazze più stravaganti di tutta Derry.

TRAMA:

Proprio come nella prima stagione, la serie segue le vite di Erin, Orla, Michelle, Clare e James, il cugino inglese di Michelle. Le quattro ragazze vivono a Derry, un paesino dell’Irlanda del Nord tristemente famoso per la sua storia. A Derry però la vita continua a scorrere tranquilla e monotona come al solito, nonostante disordini politici e religiosi. Il bello di questa serie tv irlandese è proprio questo: la vita va avanti nonostante l’odio che per anni ha tenuto Derry sotto assedio. In Derry Girls, le delusioni amorose hanno lo stesso peso dei disordini politici, cercare di imbucarsi al concerto dei Take That a Belfast diventa perfino più importante dei soldati che assediano la città e il messaggio della serie è sempre lo stesso: carpe diem.

IL CONFLITTO NORDIRLANDESE

A differenza della prima stagione la Storia assume un ruolo decisamente più importante. Lisa Mcgee, creatrice della serie, in questa seconda parte non si limita solo a citare, a delineare in maniera vaga ma comunque efficace la situazione di Derry negli anni 90, ma sceglie di mostrarla. La seconda stagione si conclude, proprio per sottolineare l’importanza del momento storico, con il discorso che il presidente americano Clinton tenne a Derry nel 1995, dopo che per la prima volta in 25 anni l’IRA aveva annunciato una tregua.

Anche in questo caso però non sono Bill Clinton e la sua America i protagonisti, proprio perché in perfetta sintonia con la serie, le nostre Derry Girls abbandoneranno la piazza dove si stava tenendo uno dei discorsi più importanti del secolo scorso per qualcosa di molto più rilevante. Nonostante la situazione tragica, la serie riesce, grazie alla sua semplicità, a far filtrare tutto attraverso una luce ironica che rende Derry Girls una serie tv unica e inimitabile.

LA SOUNDTRACK TUTTA MADE IN IRELAND

Se la prima stagione si apriva e chiudeva con l’inconfondibile voce di Dolores O’Riordan dei Cranberries, la seconda stagione comincia e finisce sulle note di Enya. La colonna sonora, tutta irlandese, è parte integrante della serie senza la quale non sarebbe sicuramente la stessa. Se cercate un motivo per iniziare Derry Girls, allora la soundtrack è sicuramente uno di questi.

IL CORPO FEMMINILE MOSTRATO IN TUTTA LA SUA SINCERITÀ

Un altro punto a favore della serie è sicuramente la modalità con cui sono presentati i personaggi. Protagoniste della serie sono quattro sedicenni e per la prima volta sono state scelte delle attrici con dei corpi assolutamente normali e realistici. Magnifico è anche il fatto che delle sedicenni sembrino davvero tali e non delle donne di 30 anni senza un capello fuori posto che non fanno altro che fornire un’immagine distopica del corpo femminile durante l’adolescenza. Inoltre, come se non bastasse, nessuna delle ragazze della serie in nemmeno un episodio viene sessualizzata come avviene nel 99% delle serie tv che vedono come protagoniste  delle adolescenti.

Derry Girls è un vero e proprio gioiellino che merita almeno il doppio del successo finora ottenuto. Attraverso l’ironia è in grado di far riflettere e presentare una realtà non così tanto lontana in maniera leggera ma realistica.

Voto: 9.5/10

Sara

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