Cemetery Boys è il romanzo d’esordio di Aiden Thomas, uno young adult con i fiocchi capace di unire il folkore messicano a questioni di fondamentale importanza come l’identità di genere senza mai cadere nel banale. Il libro, edito in italiano da Mondadori, è stato pubblicato nel 2020 e in poco tempo è riuscito a conquistare i lettori, diventato immediatamente uno dei casi della letteratura queer più apprezzati.
Trama
Yadriel è un ragazzo trans, ma i suoi – una famiglia latinx molto tradizionalista – faticano ad accettarlo. Lui però, è determinato a dimostrare loro di essere un vero brujo e con l’aiuto di Maritza, sua cugina, nonché migliore amica, decide di celebrare da solo il rituale dei quinces per ritrovare il fantasma di suo cugino Miguel, morto assassinato, e liberarlo nell’aldilà. Ma il fantasma che evoca è quello di Julian Diaz, il bello e dannato della scuola, il quale non ha alcuna intenzione di tornarsene buono buono tra i morti. Anzi è ben deciso a scoprire cosa gli è successo e a chiarire alcune questioni lasciate in sospeso. Yadriel, che d’altronde non ha molta scelta, accetta di aiutare Julian, in modo che entrambi possano ottenere ciò che desiderano. Solo che, più tempo passa con lui e meno ha voglia di lasciarlo andare.
“But belonging meant denying who he was. Living as something he wasn’t had nearly torn him part from the inside out. But he also loved his family, and his community. It was bad enough being an outsider; what would happen if they just couldn’t – or wouldn’t – accept him for who he was?”
Aiden Thomas, quando la rappresentazione conta
Aiden Thomas è un autore trans e latinx con una laurea in Scrittura creativa al Mills College, nonché un New York Times Bestselling author grazie proprio a Cemetery Boys. Originario di Oakland, California, vive a Portland, Oregon. Oltre a Cemetery Boys (2020), apparso nella classifica dei bestseller del “New York Times”, ha pubblicato Lost in the Never Woods (2021).
Un libro che si divora
Cemetery Boys è uno di quei libri che una volta preso in mano non lo si molla più, che ti lascia con il fiato sospeso praticamente fin da subito e che, una volta concluso, lascia uno di quei vuoti che solo i buoni libri sanno creare.
“Queer folks are like wolves,” Julian told him. “We travel in packs.”
Non affezionarsi ai protagonisti è difficile tanto quanto smettere di leggere il libro. Yadriel è un ragazzo splendido, disposto a tutto – anche a compiere rituali proibiti e pericolosi – pur di dimostrare il proprio valore alla sua famiglia che nonostante lo ami ha difficoltà ad accettare la sua identità. Julian è, nonostante la trama che lo dipinge come il bad boy bello e dannato quasi fosse un altro Hardin Scott, un ragazzo buono nel vero senso della parola che ha sempre messo i suoi amici al primo posto. Diciamo che non è difficile capire perché Yadriel desidera non doverlo lasciare andare.
La magia è la colla che tiene insieme le pagine di questo libro, l’essenza che lega tutti i personaggi fra di loro e che rende questo libro ancora più speciale e unico nel suo genere.
Voto: 9
Sara