ARISTOTLE and DANTE DIVE INTO THE WATERS OF THE WORLD (spoiler free)

Aristotle and Dante dive into the waters of the World è l’attesissimo sequel del piccolo capolavoro del 2012 di Benjamin Alire Sáenz, Aristotele e Dante scoprono i segreti dell’Universo, di cui potete trovare qui la recensione: https://www.attentionspoilers.it/aristotele-e-dante-scoprono-i-segreti-delluniverso/

Come si intuisce fin dalle primissime pagine, questo secondo libro è molto diverso dal suo predecessore e non potevamo che parlarvene.

“The world was a scary place to live in, and it would always be scary—but you could learn not to be afraid.”

L’arte della cartografia

È l’arte della cartografia a fare da filo conduttore all’intero libro, metafora del desiderio quasi disperato di Aristotle di poter lasciare un suo segno nel mondo. Allo stesso tempo, come viene ripetuto più volte nel libro, Ari sa, è convinto, che il mondo non solo non abbia dato ma che non voglia nemmeno dare ai ragazzi come lui e Dante gli strumenti necessari per poter lasciare un segno, per poter incidere il proprio nome sulla mappa del mondo.

“My love for him is silent. There are a thousand things living in that silence.”

Aristotle è consapevole più che mai che la sua vita non sarà facile per il solo fatto di amare un ragazzo, e non un ragazzo qualunque, ma Dante Quintana. È consapevole che il mondo odia le persone come lui ma soprattutto aumenta in lui la consapevolezza che a causa di quell’odio a migliaia stanno morendo senza che nessuno faccia niente. Sono infatti questi gli anni in cui l’AIDS si diffonde senza sosta, gli anni in cui i governi delle diverse nazioni si limitano a guardare migliaia di persone morire senza fare nulla.

“We were the cartographers of the new America. We would map out a new nation.”

Nel libro ricorre il tema della critica sociale, il razzismo e l’omofobia, non a caso il libro è stato scritto durante i mesi di Lockdown, durante le proteste del Black Lives Matter di cui sembra portare le tracce. È quasi disarmante sapere, con la consapevolezza di come è il mondo oggi, che questo libro è ambientato nel 1989 e che il mondo non è migliorato come sperato dai personaggi. È disarmante sapere che le speranze di Dante e Aristotle, così come quelle di Gina, Susie e Cassandra (un nuovo personaggio che è impossibile non apprezzare) a distanza di più di 30 anni non si siano avverate.

Too young? Tell that to my fucking heart

“He was gone, the old Ari. I didn’t know where I’d left him – but I didn’t want him back.”

Leggendo il primo libro era difficile conciliare l’idea di Aristotle Mendonza con quella di un ragazzo di quindici anni. Ari, schivo e silenzioso, in questo secondo libro si lascia da parte il ragazzo che era stato preparandosi a diventare un uomo. Un giovane uomo innamorato di un altro giovane uomo che non vuole più vivere nel silenzio e nell’umiliazione, un giovane uomo che vuole semplicemente vivere una vita normale senza doversi sempre guardare le spalle e senza dover aver paura per il solo fatto di amare un ragazzo. Il percorso di crescita di Ari è quasi sbalorditivo tanto che a fine libro si fa quasi fatica a riconoscere l’Aristotle Mendoza che avevamo incontrato nelle prime pagine della sua storia. Ari è diventato ormai a tutti gli effetti un uomo libero.

Un libro da cui è impossibile staccarsi

Nel bene e nel male è quasi impossibile staccarsi anche da questo libro. L’unico suo problema è forse il fatto che – mi piange davvero il cuore dirlo – non soddisfa le grandi aspettative che si erano create attorno a questo libro. Il libro è ben scritto, su questo non ci sono dubbi, così come sul fatto che sia capace di suscitare ogni tipo di emozione. È quasi impossibile restare impassibili leggendolo ma alla fine si ha quasi la consapevolezza che manchi qualcosa, quel qualcosa che invece il primo libro aveva. Forse non era necessario perché il primo libro poteva definirsi come concluso, forse è difficile riconoscere alcuni personaggi ma resta il fatto che sembra mancare qualcosa a cui è difficile dare un nome. Il libro è meraviglioso e senza alcun dubbio se si è letto il primo libro vale sicuramente la pena leggere anche questo. Ora non ci resta altro che aspettare l’uscita del film previsto per il 2022.

Voto: 8.5

Sara

Sara

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