I film d’animazione sono un genere cinematografico che negli ultimi anni ci ha regalato sempre più pellicole di valore e innovazione a livello visivo. Oggi sono qui per consigliarvi quattro pellicole animate che per un motivo o per l’altro sono state sottovalutate dal pubblico, escludendo le pellicole Disney / Pixar, perché avrebbero bisogno di una classifica a parte.
IL GIARDINO DELLE PAROLE
Makoto Shinkai, poco prima di diventare un nome noto in tutto il mondo con Your name, aveva già realizzato un altro piccolo capolavoro. Il Giardino delle Parole è un medio metraggio della durata di 45 minuti, che racconta la storia di Takao, studente che sogna di diventare un disegnatore di scarpe. Un giorno Takao decide di saltare la scuola e a causa della pioggia si ritroverà ad appartarsi in un appartato giardino pubblico, questo luogo gli riserverà un incontro che gli cambierà la vita per sempre.
La storia che racconta Makoto Shinkai durante questi minuti è semplicemente una storia d’amore e formazione, narrata in modo poetico dallo scandire della pioggia. Il giardino delle parole è un’opera straordinariamente viva e umana, quasi un sogno ad occhi aperti.
BALTO
Balto, è uno dei film d’animazione che più ha segnato la mia infanzia. Uscito nel 1995 per la Amblimation Enterteiment, racconta la storia di Balto cane-lupo orfano fin da piccolo, che vive in Alaska insieme al suo amico Boris, oca russa, con cui vive ai margini della città perché dispregiato dagli altri cani per via del suo essere un meticcio. Balto ha la passione per le corse con le slitte trainate da cani, anche se non può parteciparvi, ed è lì che incontra Jenna cagnolina del quale si innamora. In quel periodo scoppia in città un epidemia di Difterite, e molti abitanti si ammalano. In cerca dell’ antitossina verso città più vicina si compone una squadra di cani da slitta alla quale Balto partecipa clandestinamente. Da questo momento in poi partirà un’avventura per salvare la città.
Balto è un film sull’accettazione di noi stessi e degli altri, sulla ricerca di noi stessi e del nostro posto nel mondo. Una pellicola tutta da riscoprire.
WOLF CHILDREN
Wolf Children è un film di Mamoru Hosoda, che racconta la storia di Hana giovane studentessa che durante l’università conosce un ragazzo e si innamora. Nove mesi dopo nasce Yuki e un anno dopo Ame. C’è solo un unico problema. Il padre è un uomo-lupo e i due bambini hanno ereditato anche loro questa caratteristica, per cui Hana non lì fa vedere a nessun medico. Un giorno però, il padre scompare e Hana uscita per cercarlo scopre che è morto durante una battuta di caccia. Rimasta sola, la ragazza decide di crescere i due bambini senza sapere a chi rivolgersi, visto che entrambi si potrebbero trasformare in lupi in qualsiasi momento.
Hosoda racconta una storia emozionante ma soprattutto vera, le difficoltà di una madre nel crescere i figli ed accettarne le scelte per il loro bene. Commovente, senza essere melenso, Wolf Children arriva dritto al cuore.
IL LIBRO DELLA VITA
Ancora prima di Coco era uscito un altro film ambientato durante la festa dei morti messicana. Il Libro della Vita, prodotto da Guglielmo del Toro, racconta della città immaginaria di San Angel dove durante il giorno dei morti, La Muerte, sovrana della terra dei Ricordati, e Xibalda, sovrano della terra dei Dimenticati, decidono di fare una scommessa per lo status di reggenza. L’oggetto della loro scommessa sono tre ragazzini, Manolo Sanchez, il nuovo membro di una famiglia di toreri che desidera diventare un musicista, e Joaquín Mondragon, figlio dell’eroe della città, entrambi innamorati di Maria Posada, la figlia ribelle del Generale Posada. Entrambi scelgono uno dei due ragazzi e li seguono nel corso degli anni, in attesa che torni Maria, mandata dal padre in un convento in Spagna.
Questa pellicola è un esplosione di colori e di stile, con risvolti inaspettati, appassiona e diverte senza annoiarsi mai. Un film originale, da recuperare se ancora non lo avete già fatto. Non vi deluderà!
Spero di aver attirato l’attenzione su questi film che, secondo il mio parere, non hanno avuto l’attenzione che meritavano. Sperando di avervi incuriosito, vi consiglio vivamente di recuperare questi film e farvi accompagnare attraverso mondi fantastici e avventure indimenticabili.
Irene